Inchiesta farfalle

Presunti abusi in palestra, l'accusata al gip: "Non allenerò mai più"

di Redazione web
La donna è apparsa molto provata dalla vicenda: ha alternato pianti a scoppi d'ira. Nega ogni addebito e ribatte: tirata in ballo da quanti erano delusi per i loro insuccessi
Gli striscioni pro-allenatrice esposti davanti alla palestra di Calcinato
Gli striscioni pro-allenatrice esposti davanti alla palestra di Calcinato
Gli striscioni pro-allenatrice esposti davanti alla palestra di Calcinato
Gli striscioni pro-allenatrice esposti davanti alla palestra di Calcinato

Si è concluso al Tribunale di Brescia l'interrogatorio di garanzia, durato due ore e mezzo, di Stefania Fogliata, 31 anni, l'allenatrice di ginnastica ritmica dell'Accademia Nemesi di Calcinato sottoposta da un provvedimento di interdizione di un anno dagli allenamenti su tutto il territorio nazionale per presunti maltrattamenti alle atlete, giovanissime tra gli 8 e i 14 anni.

L'allenatrice al termine dell'incontro con il gip è apparsa molto provata e, a quanto si è appreso, durante la deposizione avrebbe avuto dei cedimenti emotivi con pianti e altre situazioni in cui avrebbe invece alzato la voce.

Avrebbe inoltre detto di non essere più intenzionata ad allenare e che le allieve e i genitori che l'accusano avrebbero dichiarato quanto riportato nell'ordinanza seguita alle indagini soltanto perché deluse per non aver raggiunto determinati risultati sportivi e conseguenti convocazioni.

Stefania Fogliata ha infine detto di non essersi mai intromessa in questioni che riguardavano l'alimentazione delle ragazze.

L'allenatrice di Calcinato, nelle scorse ore, ha ricevuto attestazioni di solidarietà da parte di un gruppo di altri genitori e altre atlete, che hanno esposto striscioni in suo favore davanti alla palestra.

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