Il cadavere a Temù: «Gli elementi portano alla donna scomparsa»

di Mario Pari
Laura Ziliani   in un momento felice durante un’escursione Carabinieri ,nella zona del ritrovamento, durante gli accertamenti di domenica pomeriggio  FOTOLIVE
Laura Ziliani in un momento felice durante un’escursione Carabinieri ,nella zona del ritrovamento, durante gli accertamenti di domenica pomeriggio FOTOLIVE
Laura Ziliani   in un momento felice durante un’escursione Carabinieri ,nella zona del ritrovamento, durante gli accertamenti di domenica pomeriggio  FOTOLIVE
Laura Ziliani in un momento felice durante un’escursione Carabinieri ,nella zona del ritrovamento, durante gli accertamenti di domenica pomeriggio FOTOLIVE

In tanti pensano a lei, in valle qualcuno non ha dubbi. Ma gli inquirenti i dubbi non possono permetterseli e quindi il primo passaggio sarà quello dell’identificazione: ovvero dare un nome al cadavere ritrovato domenica mattina a Temù nei pressi della pista ciclabile. Sin dai minuti successivi al ritrovamento il pensiero è andato subito a Laura Ziliani, l’ex vigilessa di 55 anni scomparsa l’otto maggio scorso. E con il passare delle ore anche chi indaga sulla sparizione sembra però ritenere che il corpo recuperato domenica possa davvero essere il suo: «Molti elementi fanno ritenere che sia la donna scomparsa tre mesi fa», si limitano a far trapelare gli inquirenti. Una scomparsa per cui la procura di Brescia ipotizza l’omicidio volontario e ha iscritto nel registro degli indagati con questa accusa, due delle tre figlie della donna e il fidanzato di una di loro. Così ieri si è proceduto al conferimento dell’incarico per gli accertamenti relativi al Dna. Serviranno pochi giorni per avere la risposta e poi si potrà procedere con l’autopsia. Dalla risposta che fornirà il Dna si potrà quindi sapere in che modo proseguire con l’esame autoptico. Se si tratta di Laura Ziliani avranno il diritto di essere presenti i consulenti di coloro che sono indagati. Il corpo è in avanzato stato di decomposizione e almeno una parte della responsabilità sembra poter essere dell’acqua. Il corpo infatti, ma si tratta solo di un’ipotesi, potrebbe essere stato sepolto e fatto riaffiorare da una delle piene del fiume degli ultimi tempi. Gli investigatori, come sempre avviene in questi casi, stanno anche cercando immagini dei sistemi di videosorveglianza. Ma senza ombra di dubbio lo strumento principale per dare la prima, imprescindibile, risposta è rappresentato dal Dna di cui si occupa l’istituto di medicina legale di Brescia. Se poi si tratterà del corpo di Laura Ziliani servirà capire quali sono state le cause del decesso e questo potrebbe comportare anche esami tossicologici. Attualmente ci si trova di fronte a un corpo irriconoscibile, su cui si notano solo alcuni brandelli di vestiti, forse di una vestaglia. Elemento questo che potrebbe avvalorare l’ipotesi che la donna sia stata uccisa mentre si trovava in casa, oppure nel sonno, e poi sepolta. Per ora solo ipotesi. Resta la certezza di un corpo senza vita ritrovato in una zona in cui, in questi mesi, non erano mancate le ricerche. Già oggi potrebbero arrivare le conferme sull’identità che tutti attendono per sapere se il cadavere sia quello di Laura Ziliani. •.

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