immigrati guidano il progetto Cittadinanza attiva a Sarezzo

Coccoli e Vezzoli con la responsabile dell’Informagiovani
Coccoli e Vezzoli con la responsabile dell’Informagiovani
Coccoli e Vezzoli con la responsabile dell’Informagiovani
Coccoli e Vezzoli con la responsabile dell’Informagiovani

Marco Benasseni Attorno all’Informagiovani di Sarezzo ruotano da anni molti ragazzi; ed è questo vivaio di ragazzi che ha portato alla nascita del «Forum giovanile» del Comune. Una realtà nuova di zecca composta da persone che vogliono promuovere la cittadinanza attiva cercando di coinvolgere altri coetanei. Un lavoro che parte da lontano se si pensa che tutto è nato grazie a un gioco di ruolo presentato in occasione di un progetto europeo a Strasburgo nel 2016. Un gioco che è stato notato dall’azienda Ericsson che sta valutando la possibilità di trasformarlo in interattivo. «L’esperienza di Strasburgo non era però sufficiente - commenta Gloria Lombardo, responsabile dell’Informagiovani -. Così abbiamo avviato un percorso di cittadinanza attivo conclusosi con un convegno lo scorso anno che ha ottenuto un ottimo riscontro in termini di partecipazione». Da quel momento Gloria ha cercato il modo per formare un gruppo che diventasse il braccio operativo dell’amministrazione comunale per tutte le questioni legate al mondo giovanile. La formula scelta è stata quella del forum, ufficializzato da poco con la nomina della delegata Sara Ibrahimi, della vice Fengli Xu e del segretario Thomas Coccoli. «Thomas è un valtrumplino doc, Sara è figlia di genitori marocchini e Fengli viene da una famiglia cinese - prosegue Gloria -. È interessante vedere giovani nati in famiglie immigrate interessarsi e lavorare gratuitamente per il territorio in cui vivono». L’intero gruppo è composto da 13 membri e può essere definito multietnico e variegato sia per provenienza sociale, sia per aspetti culturali e percorsi di studio o lavoro scelti. Tutti hanno però gli stessi obiettivi: dialogare con la politica e indagare su nuovi bisogni. «VOGLIAMO proporre attività culturali e sociali per richiamare i nostri coetanei che spesso si perdono in iniziative promosse da paesi vicini - spiega Nora Vezzoli -. Molti di noi non conoscono il mondo politico e sono ancora lontani dalla cittadinanza attiva che vogliamo promuovere». «Mi sono accorto che fuori dall’ambito accademico molti temi sono estranei - aggiunge il segretario Thomas, 30 anni con un master in studi diplomatici in tasca e in cerca di un impiego -. Il rischio è quello di avere giovani cittadini poco informati, e non offrire strumenti per fare un’analisi critica diventa sul lungo periodo un grosso problema». Il gruppo si presenterà domenica in occasione dei mercatini di Natale, con la speranza che tutta la comunità possa apprezzare. Infine, a confermare la volontà politica del progetto ci sono i numeri. Nel 2017 sono stati messi a bilancio per l’Informagiovani 15 mila euro; per il 2018 il capitolo ammonta a 68 mila. •

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