Giorni fa Bresciaoggi aveva raccontato di un agricoltore di Concesio che segnalava una coltivazione di cachi che rischiava di marcire poiché non sarebbe stata raccolta. Un messaggio che non è sfuggito all’associazione sportiva «Aole», che si occupa di promuovere progetti per l’autonomia, l’integrazione, l’inclusione sociale e culturale di persone con disabilità, e ieri il direttore tecnico del team, Marco Cola, è arrivato a Concesio insieme a due ragazzi della squadra per iniziare la raccolta. «La ricerca della perfezione nei frutti e nelle materie prime ha innescato un processo che sta sfuggendo di mano - commenta Cola -. E questa è una dimostrazione. Al nostro arrivo ci siamo trovati davanti a 500 alberi pieni di frutti squisiti, ma non perfetti esteticamente». Il gruppo è stato accolto a braccia aperte dal proprietario del terreno e se n’è andato con circa 100 chili di cachi. «Abbiamo iniziato un progetto di micro agricoltura - prosegue Cola - partendo con la raccolta dei mirtilli che portiamo alla Dispensa pani e vini Franciacorta per la trasformazione. Faremo lo stesso con i cachi». Come funziona? L’associazione raccoglie i frutti, li consegna a questa azienda che produce confetture. Il 70% del prodotto viene restituito all’Asd, il resto viene trattenuto per coprire i costi. Senza scambio di denaro. «Abbiamo subito colto questa occasione - aggiunge Cola -. Avevamo solo la marmellata di mirtilli, ora avremo pure quella di cachi che venderemo per finanziare i nostri progetti». Sabato è in programma un’altra raccolta. L’associazione tornerà e consegnerà il prodotto salvato a Cibo per tutti per la distribuzione del sabato pomeriggio. Insomma: il mercato quelle delizie non le ha volute, ma non hanno fatto la fine che si temeva.•.