Incassavano il sussidio anche se i figli erano espatriati, altri beneficiari erano irreperibili, ma trovavano il modo di incamerare il sostegno. Il caso limite? Il benefit percepito dai familiari di una persona straniera con figli di nazionalità italiana trasferita e deceduta a Londra. A portare alla luce il raggiro dell’Assegno Unico Universale sono stati i controlli della Polizia locale di Montichiari effettuati nel periodo che va da ottobre a dicembre 2023.
Il comando ha inviato 40 segnalazioni all'Inps, per un totale di 170 persone residenti titolari del sussidio o dell’ assegno una tantum per figli e familiari a carico, per un importo complessivo pari ad euro 264.372. L’Inps ha provveduto a bloccare l'erogazione dell’aiuto.
«La segnalazione più cospicua - spiega il sindaco Marco Togni - è stata quella relativa ad una famiglia, composto da 9 persone, che percepiva un erogazione annua pari ad euro 24.776. I controlli della Polizia locale continueranno anche nel corso di quest’anno».
L’Assegno Unico universale è una misura di sostegno alle famiglie per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza. Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni. Per ottenere il beneficio, è necessario che il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ovvero se i beneficiari diventano irreperibili sul territorio nazionale il diritto al beneficio viene a decadere. «Credo che questo possa essere solo la punta dell'iceberg a Montichiari e se di Comuni in Italia ve ne sono quasi 8.000 significa che latitano in controlli».