la protesta

Corda Molle a pagamento: a Montirone scatta una raccolta firme on-line

di Cinzia Reboni
La petizione lanciata dal sindaco Spagnoli ha raccolto oltre 1.500 adesioni in poche ore dall’apertura del link
Una petizione per dire «no» al pedaggio è stata lanciata su change.org
Una petizione per dire «no» al pedaggio è stata lanciata su change.org
Una petizione per dire «no» al pedaggio è stata lanciata su change.org
Una petizione per dire «no» al pedaggio è stata lanciata su change.org

Nel giro di pochissime ore il sito change.org è stato preso d'assalto. Sono già oltre 1.500 le persone che  lunedì sera avevano sottoscritto la petizione on-line lanciata dal sindaco di Montirone Filippo Spagnoli per fermare l'introduzione del pedaggio sulla Corda Molle. «Sono il sindaco di Montirone – spiega Spagnoli chiedendo il sostegno di tutti -, uno dei paesi attraversati dal raccordo autostradale in fase di completamento. Il gestore Autovia Padana ha deciso di introdurre il pedaggio di 0,10 centesimi di euro ogni chilometro, che avrebbe un impatto negativo su tutti i territori dell'hinterland bresciano. Questa strada è vitale per i nostri residenti e le imprese locali, permettendo loro di viaggiare in modo efficiente e conveniente».

L'introduzione di un pedaggio «potrebbe ostacolare la mobilità dei cittadini, aumentando i costi per le famiglie e le imprese, senza tralasciare il problema della sicurezza, della viabilità e anche quello ambientale – aggiunge il sindaco di Montirone -. Preoccupa infatti l'incremento del traffico pesante sulla viabilità locale con conseguenze in termini di sicurezza. Le comunità hanno già contribuito finanziariamente a questa infrastruttura attraverso le tasse: sarebbe come pagarla due volte».

Spagnoli sottolinea l'intenzione di «chiedere alle autorità di riconsiderare questa decisione». Per questo un alto numero di adesioni alla petizione potrebbe avere un peso non indifferente nelle decisioni future. Montirone tra l’altro ha chiesto alla Provincia di chiudere ai mezzi pesanti il tratto urbano della strada provinciale 24 per tutelare i cittadini dall’inquinamento atmosferico e garantire la sicurezza. Un’opzione che sarebbe impraticabile se i camion in fuga dalla Corda Molle a pagamento tornassero ad invadere il paese. 

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