Fondi per la bonifica dei rifiuti radioattivi La gestione è il nodo

di V.MOR.

L’obiettivo prioritario resta la bonifica. Almeno del sito dove sono stoccati i rifiuti radioattivi. L’obiettivo di risanamento della ex Metalli Capra è stato ribadito in occasione dell’incontro di ieri tra il sindaco di Capriano Stefano Sala e i vertici della Prefettura di Brescia. «Nessuna corsa in avanti - precisa il primo cittadino - si procede con un programma unitario su tutti i siti dell’azienda fallita sia sotto il profilo della messa in sicurezza che della cessione». Ci sono diversi privati interessati ad acquistare gli immobili dell’ex Metalli Capra, ma le offerte sono rivolte all’intero pacchetto e non certo i singoli lotti. «Prima di ogni trattativa – afferma Stefano Sala -, va completato il risanamento ambientale che rappresenta una zavorra a ogni potenziale compravendita. Per il resto si tratta soltanto di ipotesi, ma appare chiaro che la cessione per lotti è di difficile attuazione. Quello che a noi preme è che venga svolto il miglior lavoro possibile visto che accostare Capriano a questo grave problema ambientale è sempre un danno economico per le realtà produttive del nostro comune». IERI, COME annunciato da Bresciaoggi, si è svolto il primo incontro al Ministero dell’Ambiente a Roma in vista dell’avvio dell’iter burocratico per iniziare le operazioni di bonifica. Dopo che il Prefetto di Brescia, Attilio Visconti, ha ottenuto dal Ministero la garanzia dello stanziamento di un milione di euro per la messa in sicurezza del sito di Capriano, si pone il problema burocratico su come gestire questo denaro. Visto che la Prefettura non ha gli strumenti adeguati per ricevere il finanziamento da Roma, al Comune di Capriano gli uffici stanno studiando un modo per creare una sorta di variazione al bilancio che possa accogliere questi soldi destinati alla bonifica del «sudario» ai piedi del Montenetto che con le sue 82.500 tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137 ha una potenza radioattiva di mille Giga becquerel. •

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