Il depuratore prenota la svolta

di C.REB.
Giovanni Battista Sarnico
Giovanni Battista Sarnico
Giovanni Battista Sarnico
Giovanni Battista Sarnico

Tutto secondo copione. Il dibattito in Consiglio provinciale sulla mozione riguardante la modifica del Piano Programma delle attività per l’anno 2020 per la regolazione e il controllo della gestione del servizio idrico integrato - che aprirebbe nuovi scenari anche sul tanto contestato depuratore del Garda - si è esaurito in una manciata di minuti. Giusto il tempo per il proponente, il consigliere Giovanni Battista Sarnico, di chiedere il rinvio al 30 novembre, «quando sarà pronto il documento condiviso prodotto dalla Commissione ciclo idrico» (la riunione è in programma domani), e al presidente Samuele Alghisi di «accettare favorevolmente la proposta». Il documento della Commissione, ancora work in progress - anche se secondo Sarnico «siamo già a metà strada» -, cercherà di dare «un indirizzo sulle scelte riguardanti il ciclo idrico che l’Ufficio d’Ambito è chiamato a predisporre, costruendo un Piano Programma ogni singolo anno». Sarnico, che nei giorni scorsi aveva integrato la sua mozione originaria per superare i punti eccepiti dall’Avvocatura e dalla Segreteria generale della Provincia, ha sottolineato ieri che «ritenendo che un tema così importante non possa essere ricondotto ad un singolo consigliere ma debba essere espressione collettiva, sono disposto a rinviare la presentazione del mio documento alla seduta del Consiglio di lunedì 30, con l’auspicio che sia la Commissione stessa, una volta concluso il confronto, a presentare in aula un documento largamente condiviso da sottoporre al voto».La mozione di Sarnico resta dunque «congelata». Nel caso infatti la Commissione ciclo idrico non dovesse raggiungere un accordo, verrà riproposta nella seduta di lunedì prossimo. Il Consiglio provinciale di ieri ha deliberato all’unanimità anche l’approvazione delle modifiche allo Statuto della società Sviluppo Turistico Lago d’Iseo, la cui «vita sociale», in scadenza il 31 dicembre di quest’anno, verrà prorogata a fine 2050, e con l’inserimento dell’organismo del revisore, obbligatorio, trattandosi di una società per azioni. •

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