LA TRAGEDIA

Lograto, 46enne muore schiacciato da una lastra metallica. Bailo: "Queste non sono morti bianche ma omicidi"

di Natalia Danesi e Massimiliano Magli
L'incidente questa mattina, mercoledì 24 aprile, intorno alle 9 alla Dall'Era Siderurgica di via IV Novembre: la vittima è Matteo Cornacchia di Travagliato. I sindacati invocano la legge sull'omicidio stradale. Bulla (Fiom): «Qualcuno deve essere responsabile per questi reati»
Infortunio mortale sul lavoro a Lograto (MagliM)

Ennesimo tragico infortunio sul lavoro a Lograto. L'incidente è avvenuto alle 9 di questa mattina, mercoledì 24 aprile, alla Dall'Era Siderurgica di via IV Novembre. La vittima è un operaio di 46 anni che, secondo i primi riscontri, è rimasto schiacciato da una lastra metallica. L'uomo stava manovrando un carroponte da dove si è staccata la una lastra che lo ha travolto.

Infortunio mortale alla Dall'Era di Lograto (MagliM)

Oltre ad un'ambulanza e a un'auto medica sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Chiari e i vigili del fuoco.

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Sul posto anche il segretario provinciale della Uil Mario Bailo (l’operaio era iscritto alla Uil): «Da prime informazioni sembra che il lavoratore avesse anche delle disabilità quasi all'80% - ha detto Bailo -. Ci si chiede, quindi come sia possibile che l’uomo operasse da solo sotto il carroponte. Ci sono grossi problemi di sicurezza in questa azienda, dove si sono già verificati altri incidenti. Colpa anche, come mi viene riferito, della mancanza di mutenzione. E questa ennesima tragedia fa gridare ancora più forte la richiesta che da tempo la Uil chiede insieme a maggior formazione, ispezioni, alla procura speciale: l’Omicidio sul lavoro. E' intollerabile - dice Bailo -: queste non sono morti bianche, questi sono omicidi».

La rabbia di Mario Bailo (Uil): «Queste non sono morti bianche. Questi sono omicidi» (MagliM)

Secondo Massimo Bulla (Fiom) «è giunta l'ora di fare una legge sull'omicidio sul lavoro. Qualcuno deve essere responsabile per queste morti»

Intervista a Massimo Bulla (Fiom): «Introdurre il reato di omicidio sul lavoro» (MagliM)

«Sono segnali che dovrebbero allarmare tutte le istituzioni - commenta Flavio Squassina (Cgil) -: ormai sta diventando come una guerra civile»

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"Gli infortuni sono una sconfitta per tutti. Il nostro accorato appello per fermare questa scia di sangue non è solo uno slogan, certifica l’impegno concreto del sindacato a favore dei lavoratori”, ha detto il segretario generale della Cisl di Brescia Alberto Pluda.

"E' l’ennesima tragedia su un luogo di lavoro - scrive in una nota la Cgil di Brescia -. La nostra provincia si conferma così maestra in questo 2024 appena iniziato, maestra di tutto ciò che non c’è da imparare. La sicurezza sul lavoro troppo spesso é vissuta come un disturbo, con il cinismo e la superficialità tipici della mentalità del fare, finalizzata al solo profitto, anteposto a tutto, anche alla tutela della vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Quello che appare come una quotidiana fatica, si trasforma così in una roulette, dove chi va a lavorare per vivere, rischia di non rientrare a casa più. Il rispetto delle normative in tema di sicurezza deve essere un vincolo essenziale all’esercizio dell’attività d’impresa, soprattutto in un’ottica di reale prevenzione. I controlli, inoltre, devono essere rafforzati, con i dovuti investimenti negli enti competenti ormai spolpati negli organici. Siamo testimoni di una strage senza fine. Il nostro pensiero va a questa e a tutte le famiglie che hanno perso uno dei propri cari vittima di un lavoro che uccide. Matteo aveva 46 anni".

Il comunicato dell'azienda Dall'Era

“La proprietà è ancora molto scossa per quanto accaduto al proprio dipendente e si stringe attorno alla famiglia in questo momento di dolore. In ragione della delicatezza della situazione - ha detto l'avvocato Andrea Puccio, legale della società siderurgica Dall’Era - non si intende replicare alle accuse mosse da alcuni rappresentanti sindacali. Al contrario, la Società si è prontamente attivata, mettendosi a completa disposizione degli organi inquirenti, al fine di agevolare l’attività investigativa dell’autorità giudiziaria e di ricostruire la reale dinamica dei fatti”.

 

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