Torna per la terza volta sull’onda del successo «Spider e cabriolet», la mostra mercato che il Centro fiera di Montichiari dedica alle auto scoperte di ieri e di oggi: da sabato alle 10,30 a domenica sarà possibile ammirare le vetture che dal 1928, anno di immatricolazione della prima Alfa Romeo 6C 1500 Sport Spider, sono diventate iconiche e desiderabili per un vasto pubblico. Due i padiglioni occupati per una superficie espositiva di 15mila metri quadri, e un intenso programma di eventi che fonde storia, tecnologia e glamour.
Padiglioni raddoppiati
Per presentare la manifestazione si sono riuniti il direttore del polo fieristico Ezio Zorzi, quello dell’Hrc Fascia d’Oro Emanuele Prignacca, il sindaco Marco Togni e l’amministratore unico di Vision up, Mauro Battaglia: «Abbiamo lavorato molto per offrire un prodotto di qualità ai nostri visitatori - ha assicurato Battaglia -. Dopo la prima edizione abbiamo raddoppiato i padiglioni e anche quest’anno proporremo chicche come la Lamborghini Formula Uno di Mauro Forghieri, la Bugatti Eb110 che Alain Delon presentò nel 1991 sugli Champs Elysées, i vecchi battilastra di Scaglietti e le auto design anni Cinquanta dei fratelli Frigerio».
Auto, presentazioni e talk show
Un’altra novità dell’edizione 2024 sarà rappresentata dalle coupé, e visitatori avranno solo l’imbarazzo della scelta tra anteprime, presentazioni e talk show. Per esempio con la vernice del volume «Alfa Romeo automobili per passione» di Daniele Buzzonetti, o con la proiezione del docufilm «Imola 70» realizzato da Stefano Ferrari e Miria Burani per i primi settant’anni dell’autodromo alla memoria di Enzo e Dino Ferrari.
Tanti i club presenti, come la Scuderia Tazio Nuvolari che domenica alle 15,30 presenterà «L’evoluzione tecnica della Bugatti EB110», la supercar della rinascita prodotta a Campogalliano a partire dal 1991 grazie al mantovano Romano Artioli. Ci sarà anche un contributo di Jean Marc Borel di Bugatti international, e sarà mostrato il bozzetto della versione spider della EB110 mai nata. I motori di casa «All’inizio degli anni Settanta arrivarono in Italia le prime moto giapponesi e la Laverda rispose con la sua 750 - ricorda Prignacca -. A Montichiari l’officina di Giuseppe «Gek» Bertini era il ritrovo di motociclisti provenienti da tutta la provincia e proprio qui nacque l’idea di formare una squadra corse, la Scuderia Gek Motor. In fiera saranno con noi due piloti di quel team, Federico Varoli e Camillo Squassina, che ci racconteranno l’avventura».