il progetto

«Stop alle violenze del bullismo»: dal Don Milani il messaggio in video degli studenti

di Flavio Marcolini
La pubblicazione sui social in occasione della Giornata internazionale dedicata alla lotta contro il bullismo e il cyberbullismo.
Gli studenti hanno girato un video contro il bullismo
Gli studenti hanno girato un video contro il bullismo
«Stop alle violenze del bullismo»: il video dei giovani per i giovani

C'era grande attesa nelle scuole superiori della Bassa per l'annuncio della pubblicazione sui social network del video «Stop alle violenze del bullismo» per oggi, Giornata internazionale dedicata alla lotta contro il bullismo e il cyberbullismo.  I quattro alunni rappresentanti dell'Istituto statale Don Milani di Montichiari - Matteo Lanfredi, Rania Ouertani, Pietro Magri e Maria Josè Herrera Albornoz - hanno deciso di creare «un progetto innovativo, un video semplice, interamente girato all'interno della nostra scuola, con un messaggio chiaro e inequivocabile, diretto a tutti gli studenti», come spiegano in una nota.

«Stop alle violenze del bullismo»: il video dei giovani per i giovani

Gli ideatori hanno sottolineato che «il progetto assume ancora più valore e visibilità grazie alla partecipazione degli studenti rappresentanti d'Istituto del Capirola di Ghedi e di Leno e del Gonzaga di Castiglione delle Stiviere, avviando una salda collaborazione che permetterà di avere, oltre ad una maggiore rilevanza del filmato a dimostrazione dell'impegno e della lotta comuni nei confronti di questa problematica attuale e preoccupante, la possibilità di un continuo lavoro congiunto tra le nostre scuole nella sensibilizzazione su queste e altre tematiche, sviluppando progetti comuni volti al miglioramento del benessere degli studenti nei luoghi di studio a scuola».

Il filmato è stato interamente progettato e realizzato da Matteo Lanfredi e Pietro Magri, che dopo aver negli scorsi anni una certa esperienza tecnologica, ne hanno curato la registrazione, la sceneggiatura e il montaggio. Un modo creativo non solo per informare i giovani, ma per coinvolgerli stimolandone la creatività e utilizzando gli spazi degli istituti ben oltre le lezioni mattutine per la creazione in gruppo di opere che stimolino l'atteggiamento critico verso questa drammatica piaga sociale più che attuale.  

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