la festa della liberazione

Alcuni sindaci bresciani leggono Scurati per il 25 aprile: «Un inno alla libertà»

di Riccardo Caffi, Giancarlo Chiari e Cinzia Reboni
Domani le parole del monologo dello scrittore nelle piazze bresciane

«Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito socialista unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato...».

Le parole del monologo dello scrittore Antonio Scurati, censurato dalla Rai, risuoneranno domani, Festa della liberazione in alcuni Comuni bresciani, dopo che il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, aveva lanciato l’idea di leggere il monologo dello scrittore in occasione del XXV aprile: non in città, dove la sindaca Laura Castelletti leggerà un proprio scritto, ma ad esempio nella piazza di Borgo San Giacomo, aperta tra il municipio e la chiesa.

I sindaci contro la censura

Il sindaco Giuseppe Lama infatti non ha alcuna esitazione nel comunicare che farà suo il discorso di Scurati: «Si impedisce a uno scrittore di esprimere il suo pensiero. Ma stiamo scherzando? - sbotta il sindaco -. La censura è una condanna bestiale. E non ci vengano a raccontare che è una questione di soldi. Quelle parole sono un inno alla libertà e meritano di essere ascoltate e meditate».

Lama leggerà il discorso di Scurati subito dopo l'inaugurazione della lapide affissa in collaborazione con l'Anpi sulla facciata del municipio in ricordo di 36 militari, del capoluogo e delle frazioni Acqualunga, Farfengo, Motella, Padernello, che furono arruolati nel Corpo italiano di liberazione e che hanno combattuto la Guerra di Liberazione nell'esercito italiano a fianco degli Alleati.

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La nuova lapide è posta accanto a quella che onora tutti i partigiani di Borgo San Giacomo: «L'inaugurazione della lapide e la lettura del discorso censurato non sono certamente il mio testamento politico» chiarisce il sindaco che in questa tornata elettorale termina dopo mezzo secolo l'attività amministrativa a Borgo San Giacomo. Eletto consigliere comunale nel 1975 nella lista Pci, Lama ha all'attivo 24 anni come consigliere comunale di minoranza, 5 anni da assessore, 20 anni da sindaco: «Sono determinato a continuare a fare politica e continuerò a battermi per la crescita sociale, l'uguaglianza dei diritti e delle opportunità, la libertà».

Gli altri appuntamenti con il monologo

Le parole del monologo di Antonio Scurati risuoneranno anche in piazza Milano, alle 10, a Orzivecchi: lo scritto sarà letto da Angelo Zucchi, del comitato organizzatore. E anche a Palazzolo il sindaco Gianmarco Cossandi, storico, con diverse pubblicazioni alle spalle, entrerà nel tema posto dalla censura della Rai ai danni di Antonio Scurati leggendo alcuni passi del monologo.

«La Liberazione dall’occupazione nazifascista resta l’avvenimento storico su cui si fondano la nostra Repubblica, la nostra Costituzione e la nostra Democrazia. Tutti siamo consapevoli e fermamente convinti che il 25 Aprile è il simbolo dei concreti valori sui quali è nato il nostro Paese e nei confronti dei quali celebriamo questa festa – commenta il primo cittadino palazzolese -. Si tratta di una festa che non può e non deve essere vissuta, come purtroppo accade, come una data divisiva, ma al contrario deve farci sentire una comunità, nella consapevolezza che proprio dalla Liberazione sono originate le nostre libertà e i nostri diritti. Se ci pensiamo bene, in questi ultimi decenni i valori della Liberazione li abbiamo dati spesso per scontati. La pace, anzitutto. La convivenza tra i popoli. La democrazia. La libertà di informazione. Forse non abbiamo riflettuto abbastanza sul fatto che la Liberazione non è stata solo la fine della guerra, ma l’avvio di un grande cantiere che ha pacificato l’Europa, riconciliato uomini, edificato istituzioni, nuove, imperfette eppure vitali, sancito principi inderogabili. Celebriamo il 25 Aprile proprio per custodire questa imprescindibile eredità».

La celebrazione a Palazzolo prenderà il via alle 9.30, dal monumento dei Caduti di San Pancrazio dove sarà deposta una corona d’alloro; alle 10 è invece in programma la messa nella chiesa del Sacro Cuore, al termine della quale il corteo raggiungerà il momento ai caduti delle Guerre e alla Resistenza; quindi, i discorsi ufficiali.

Possibilista infine anche il primo cittadino di Castegnato Gianluca Cominassi, che vede di buon occhio la proposta: «Mi confronterò con l'assessore alla Cultura, che sta mettendo a punto l'organizzazione della manifestazione del 25 Aprile, ma credo che inserire una parte del monologo di Scurati nella celebrazione della Festa di liberazione potrebbe essere una buona idea».

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