IN AULA

Circolo Fdi intitolato a Rauti: scontro in Senato Bazoli-Speranzon

di Agenzia Ansa
Il senatore bresciano Pd chiede conto ai rappresentanti di Fdi della «continuità ideale» con «il fondatore della Rsi e di Ordine nuovo».
Circolo Fdi intitolato a Rauti, il clima si inasprisce in Senato. A sinistra Alfredo Bazoli del Pd, a destra Raffaele Speranzon di Fratelli d'Italia
Circolo Fdi intitolato a Rauti, il clima si inasprisce in Senato. A sinistra Alfredo Bazoli del Pd, a destra Raffaele Speranzon di Fratelli d'Italia
Circolo Fdi intitolato a Rauti, il clima si inasprisce in Senato. A sinistra Alfredo Bazoli del Pd, a destra Raffaele Speranzon di Fratelli d'Italia
Circolo Fdi intitolato a Rauti, il clima si inasprisce in Senato. A sinistra Alfredo Bazoli del Pd, a destra Raffaele Speranzon di Fratelli d'Italia

ANSA (ROMA) - Lo scontro ideologico tra destra e sinistra rivive in Aula al Senato a colpi di nomi di intellettuali e politici che hanno portato nel passato le bandiere di antichi scontri di parte. Durante l’esame del dl aiuti ter il dem Dario Parrini, tira in ballo «il geniale gioco di parole» del sottosegretario di FdI Marcello Gemmato: «meno Ebola più Evola». «Aperta apologia di un pensatore filonazista e antisemita», accusa. Protestano i meloniani per gli aggettivi usati dal parlamentare contro il pensatore Julius Evola alzando la voce.

Bazoli chiede conto della continuità ideale con Rauti

Poi è il tema del circolo di FdI intitolato a Pino Rauti a scaldare gli animi (inaugurato giovedì 10 novembre a Brescia, in via Crocifissa di Rosa, NdR). Durante gli interventi di fine seduta il senatore bresciano Alfredo Bazoli (Pd) rivolto ai senatori di Fratelli d’Italia chiede se la loro «continuità ideale» è con l’intellettuale, uomo politico e leader di partito o con «il fondatore della repubblica di Salò, fondatore insieme a Clemente Graziani, Paolo Signorelli, Stefano delle Chiaie del centro studi Ordine nuovo. Indagato e assolto per le stragi neofasciste che insanguinarono il nostro paese».

 

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Speranzon: «Ripulite voi la toponomastica»

Scende in campo Raffaele Speranzon per la difesa: «La memoria di Rauti parla da sé: un uomo che ha fatto la storia della destra italiana, mai sceso a patti con la violenza». Poi Speranzon tuona contro la sinistra: «Nelle città in cui governa tollera strade e piazze intitolate a Stalin, a Lenin, all’Unione Sovietica». «Chi non dice una parola - incalza - affinché sia tolta la più alta onorificenza di questo Stato
all’infoibatore Tito, farebbe meglio a tacere». «Basta caccia alle streghe - continua rivolto ai senatori dem - i fantasmi ce li avete a casa vostra, ripulite la toponomastica: solo allora, potremo dire anche noi che avete rotto i legami con quell’odiosa dittatura che si chiama comunismo».

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Verini: «Il 28 maggio 1974 perse la vita Giulietta Banzi Bazoli: bisogna pensare prima di parlare»

Le lacerazioni ideologiche vengono però da ferite risalenti, lo si capisce dalle parole di Walter Verini (Pd): «Il 28 maggio 1974 caduta in terra tra le 8 vittime della strage di Brescia c’era una donna, si chiamava Giulietta Banzi Bazoli. Prego quindi quando parla Alfredo Bazoli di pensarci due volte prima di dire certe cose».

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