il voto in provincia

Da Castelcovati a Malonno: 16 comuni e 36 candidati per un ricambio totale

di William Geroldi
Tutte le amministrazioni arrivano al termine del quinquennio fatta eccezione per Berzo Demo che è commissariato dal 2022. Quasi 59.000 gli elettori che sono chiamati a scegliere il sindaco.
Seggi aperti questa mattina  dalle 7, fino alle 23. E domani ancora dalle 7, ma fino alle 15
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Se le luci della ribalta hanno illuminato in prevalenza il duello politico di Brescia per la conquista della poltrona di sindaco, oggi e domani si recheranno comunque alle urne anche gli elettori di sedici paesi della provincia: da Barghe, in Valle Sabbia, il più piccolo con 1138 abitanti al più grande, Ospitaletto con 14.663 residenti; in mezzo Agnosine, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Borno, Castelcovati, Malonno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Ponte di Legno, San Zeno, Soiano, Toscolano e Trenzano.

Il comune commissariato

Tutte le amministrazioni sono giunte al termine naturale del mandato elettorale, dopo cinque anni di navigazione, ad eccezione di Berzo Demo che aveva eletto gli amministratori nel 2019: l’anno scorso il consiglio era stato sciolto dopo le dimissioni del sindaco finito al centro di una indagine giudiziaria e governato per un anno da un commissario. Gli elettori sono poco meno di 60mila. Nessuno dei Comuni al voto supera i 15mila abitanti e quindi non sarà necessario alcuno turno di ballottaggio. Vincerà al primo turno il candidato sindaco che prenderà anche un solo voto in più del rivale e quindi lunedì pomeriggio la partita sarà già chiusa. Ma ci sono due Comuni in cui il rivale del candidato sindaco sarà... il numero dei votanti.

Seggi aperti questa mattina  dalle 7, fino alle 23. E domani ancora dalle 7, ma fino alle 15
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A Barghe e Borno infatti si è presentata una sola lista; per essere valida la consultazione alle urne, dovrà votare almeno il 40 per cento degli elettori e di questi almeno la metà dovranno esprimersi a favore dell’unico aspirante sindaco. In caso contrario il candidato non sarà eletto e si procederà alla nomina di un commissario fino alla successiva consultazione.

Sette donne su 36 candidati

Più in generale i candidati sindaco sono 36: a parte la corsa solitaria di Borno e Barghe, gli altri paesi si dividono tra due o al massimo tre contendenti. Di certo non c’è stata la corsa alla candidatura, riflusso confermato peraltro dai due paesi con una sola lista, non pochi a ben vedere su un totale di 16 Comuni. Scarseggia anche, come al solito, il numero delle donne che tentanto la scalata alla carica, soltanto 7 su 36 candidature.

Nei centri più grandi come Ospitaletto, Manerbio, Toscolano, il dato politico di maggior interesse è costituito dalla fine del secondo mandato consecutivo che impone ai sindaci uscenti Giovan Battista Sarnico, Samuele Alghisi e Delia Castellini di farsi da parte; tutti gli altri sindaci sono in corsa grazie anche alla modifica della legge elettorale che ha esteso la possibilità di partecipare per un terzo mandato nei Comuni con meno di 5mila abitanti.

Si fa da parte la sindaca di Castelcovati Alessandra Pizzamiglio che ha deciso di non correre per il secondo mandato. Si diceva sopra dei Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti: oltre all’elezione immediata, è prevista la ripartizione dei seggi nella misura dei 2/3 dei consiglieri a favore della lista vincente, il resto ripartito in misura proporzionale tra gli avversari. Cambia anche il meccanismo delle preferenze: nei paesi con meno di 5mila abitanti l’elettore potrà esprimerne soltanto una, oltre i 5mila anche due, a condizione però che siano di genere diverso, un uomo e una donna, altrimenti la seconda verrà depennata. •.

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