Il caso

Le bollette restano bollenti e partono le prime contestazioni

di Mario Mattei
La Cgia di Mestre: il Nordest la macro area del Paese che ha subito i rincari più elevati: tra il 2021 e il 2023. Adiconsum Brescia sta esaminando insieme ai consumatori decine di bollette anomale

Bollette caldissime nonostante i prezzi mercato nel mese di febbraio del gas naturale (28 euro per MWh) e dell’energia elettrica (87 euro per MWh) siano tornati agli stessi livelli del mese di giugno di 2021: è quanto emerge da un’analisi della Cgia di Mestre che sottolinea come i fornitori di energia abbiano soprattutto «aumentato in misura rilevante la quota fissa presente nelle bollette, ovvero l’importo che può essere considerato pari a un canone mensile. Non solo. Anche l’inflazione presente nel settore energetico ha concorso a far salire il costo delle bollette, avendo contribuito ad impennare gli indici dei prezzi al consumo del gas del 60,4 per cento e della luce del 93».

Nordest il più colpito

A livello territoriale è il Nordest la macro area del Paese che ha subito i rincari più elevati: tra il 2021 e il 2023, l’aumento medio annuo delle bollette di luce e gas è stato di 457 euro (+33,6 per cento); seguono il Nordovest con +316 euro (+23,9 per cento), il Mezzogiorno con +304 euro (+26,6 per cento) e, infine, il Centro con +260 euro (+21,1 per cento).

Tra il 2021 e il 2023 l’escalation dei prezzi delle bollette della luce ha interessato tutti, specifica ancora la Cgia di Mestre, anche se, come era prevedibile, agli utenti del mercato tutelato, pari a circa un terzo del totale, la variazione è stata inferiore rispetto a quella subita dai clienti del mercato libero. Ai primi, infatti, l’incremento è stato del 34 per cento; per i secondi, invece, addirittura del 136,3 per cento. E adesso anche a Brescia, come avvenuto già in altre zone d’Italia, anche in questo caso specialmente del nord est, si cominciano a intravedere alcuni aumenti ritenuti «anomali» se non «ingiustificati»; si tratta di «segnalazioni e reclami sempre più frequenti da parte degli utenti per gli aumenti indiscriminati delle bollette del gas con aumenti raddoppiati o triplicati della componente energia. A livello nazionale – scrive Adiconsum in un comunicato – sono ormai migliaia».

Il caso di Brescia

«Per quanto ci riguarda, come Adiconsum Brescia, stiamo esaminando insieme ai consumatori decine di bollette anomale, al fine di verificare se ci sono variazioni unilaterali, modifiche contrattuali, comunicazioni non ricevute o, peggio, informazioni non comunicate - dice Giovanni Punzi, presidente di Adiconsum Brescia - . In questi primi mesi dell’anno ne abbiamo contestato diverse e siamo arrivati anche ad attivare già due conciliazioni in Camera di commercio a Brescia». Viene anche sottolineato come spesso le persone che si rivolgono agli sportelli delle associazioni che seguono queste pratiche siano anziani, che si ritrovano spiazzati davanti ad una situazione che li coglie impreparati, e li spaventa pure.

Proseguono dunque le verifiche rispetto alla correttezza delle comunicazioni che avrebbero dovuto essere fornite ai clienti in occasione delle modifiche dei contratti. In ambito produttivo invece va infine ricordato che, nel 2023, è almeno in parte rientrata l’emergenza sul fronte dei costi degli input energetici che aveva caratterizzato il 2022. Le prime e provvisorie proiezioni realizzate dal Centro Studi di Confindustria Brescia hanno fatto emergere una bolletta per l’energia elettrica dell’industria metalmeccanica attorno a quota 867 milioni di euro, con un -57% su base annua, ma su livelli ancora non paragonabili rispetto all pre-Covid (351 milioni di euro, con un +147%), tutto ciò nonostante gli ingenti sforzi compiuti dal settore produttivo locale sul versante del risparmio e dell’efficientamento energetico.

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