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Redditi, il 2022 conferma la ripresa targata Brescia: ecco la classifica

di Manuel Venturi
Aumentano i contribuenti a livello provinciale e l'importo medio a quota 23.125, in progresso del 4,92% su basse annua. Padenghe leader in provincia e dodicesima a livello nazionale

I redditi dei bresciani crescono ancora, fermo restando il «conto» dell’inflazione. Le dichiarazioni presentate dai contribuenti della provincia mostrano un ulteriore incremento, dopo l'«anno nero» del Covid e il crollo dell'imponibile e la ripresa nel 2021: come emerge dai dati pubblicati dal ministero delle Finanze, in provincia i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nel 2023 (sui redditi del 2022) sono stati 927.113, 13.250 in più rispetto all'anno precedente, tra cui 538 mila lavoratori dipendenti e 304 mila riferiti a pensione. Su un reddito imponibile totale di 21,439 miliardi di euro (quasi 1,3 mld in più rispetto all'anno fiscale precedente), l’importo medio dichiarato dai bresciani è stato di 23.125 euro, in progresso del 4,92% su base annua. Ma, nel 2022, i prezzi al consumo sono saliti dell'8,1% a livello nazionale, segno che la crescita del reddito medio non è stata sufficiente e coprire la crescita dei costi dei beni di prima necessità, creando maggiori difficoltà soprattutto per le famiglie meno abbienti.

La classifica

In testa alla graduatoria dei comuni bresciani c'è ancora Padenghe sul Garda, con un reddito medio che supera di poco i 35 mila euro: una cifra che pone il territorio gardesano al dodicesimo posto nazionale (la prima piazza è occupata da Portofino, che sfonda quota 90 mila euro), con una crescita di quasi 2 mila euro pro capite rispetto all'anno fiscale 2021. La medaglia d'argento va a Gardone Riviera, con 31 mila euro (è 37° in Italia), la piazza d'onore è occupata da Soiano del Lago, con 30.776 euro, superato proprio da Gardone rispetto alla classifica precedente.

Dalla parte opposta la «maglia nera» spetta a Tignale (15.663 euro), a distanza di circa mille euro pro capite da Tremosine, Lozio e Monno, tutti e tre appaiati poco sotto quota 17.000 euro. In termini di variazioni percentuali, a crescere di più è Ponte di Legno, con un +29,85%, passando da quasi 21 mila euro a oltre 27 mila euro di reddito medio.

Salgono in doppia cifra anche Limone, Paisco Loveno, Gardone Riviera, Soiano, Sirmione, Temù e Sonico. Sono solo due i comuni bresciani che registrano un calo medio nel 2022: si tratta di Preseglie (-1,25%) e Lodrino, -0,36%. I dati restituiscono anche un quadro sui contribuenti divisi per fasce di reddito. Guardando alle due estremità, sono 195 mila i bresciani che dichiarano un importo compreso tra 0 e 10 mila euro (in calo rispetto ai quasi 207 mila della rilevazione precedente), mentre sono più di 11 mila quelli che dichiarano un reddito superiore a 120 mila euro (erano 9.516 dodici mesi prima). 

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