Presunte irregolarità nell'affidamento diretto di commesse pubbliche in via esclusiva ad un'azienda reggiana nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Verte su questo l'operazione "Leonida" - condotta dalla Guardia di finanza su delega della Procura di Reggio Emilia - che ha portato a 5 misure cautelari (una agli arresti domiciliari e quattro interdittive) di cui tre nei confronti di pubblici ufficiali. A finire nel mirino anche il Bresciano con perquisizioni negli uffici di Garda Uno. Ad essere indagato, per turbata libertà degli incanti e rivelazione segreto d'ufficio, un dirigente di Garda Uno: perquisito il suo ufficio, la sua abitazione e sequestrati tutti i supporti informatici in suo uso.
Ai provvedimenti dall'alba di oggi stanno dando esecuzione le fiamme gialle reggiane. Contestualmente - ad opera di circa 90 militari - sono in corso 26 perquisizioni locali e le notifiche di 14 avvisi di garanzia. L'operazione di servizio è in corso nelle province di Reggio Emilia, Parma, Verona, Brescia, Lucca, Livorno, Sassari, Roma e Siena.