viaggio nella città/9

Villaggio Violino, un polmone verde poco trafficato e ben servito dal trasporto pubblico

di Giulio Rezzola
Situato nella zona ovest della città vanta diverse aree verdi, zone 30 e piste ciclabili oltre a un trasporto efficiente. Domani in edicola focus sul quartiere Centro storico sud

Il Violino è un quartiere che ha mantenuto le caratteristiche del suo nucleo originario, quando ancora si chiamava La Famiglia (dalla cooperativa con la quale padre Marcolini avviò, proprio partendo da qui, tutto quell’ampio progetto di insediamenti di edilizia popolare in più parti della città). Si è espanso, certo, arrivando oggi ad ospitare oltre 3.500 persone, ma è riuscito a conservare il suo bene più prezioso: il verde.

Un polmone verde

Nonostante sia delimitato dalle due linee ferroviarie, la Brescia-Iseo-Edolo e la Milano-Venezia, fino ai confini con la tangenziale sud e Roncadelle, la campagna è ancora un polmone insostituibile, impreziosito dalla recente creazione del Parco della Musica dedicato a John Lennon, uno spazio di 32.000 metri quadri che si aggiunge ai due parchetti storici di via Regina Ansa e delle Montagnelle e che contiene un’area cani, piattaforme per il basket e la pallavolo e un bosco urbano.

«In fatto di vivibilità il nostro villaggio è fortunato – dice il presidente del Consiglio di quartiere, Andrea Rolfi –. Prima di tutto qui non ci passi, ci devi venire, e quindi anche il traffico è contenuto. Inoltre sono state istituite “zone-30” che nell’insieme funzionano rappresentando un buon deterrente per chi spinge il piede sull’acceleratore. Poi abbiamo una rete di piste ciclabili che copre le nostre esigenze anche se stiamo spingendo per far realizzare una ciclabile che da via Vallecamonica raggiunga il ponte sul Mella, in modo tale da congiungersi con quella già presente che prosegue lungo via Milano».

Il trasporto pubblico

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Villaggio Violino è ben collegato al centro storico e ai principali punti della città. Alle tre linee di autobus (la 3 che collega Mandolossa a Rezzato, la 9 che raggiunge Buffalora e la 16 che da un lato raggiunge Roncadelle e dall’altro Sanpolino) si è aggiunta, dallo scorso dicembre, la fermata dei treni per Castegnato sulla Brescia-Iseo-Edolo.

I servizi

Ma anche come servizi nel quartiere manca ben poco. Tra l’altro è attivo il Punto comunità coordinato da Mcl (Movimento cristiano dei lavoratori), a maggio apre il Centro diurno che si trova accanto alla parrocchiale, ci sono una Sala civica e associazioni culturali e di volontariato come La Fionda, Caritas, Vi.Vo (degli anziani del Violino). «Tra gli obiettivi che dovrà porsi il prossimo Consiglio di quartiere – auspica Rolfi – sicuramente prioritario è il progetto di ciclabile fino a Ponte Mella. Il mio sogno è poi che al Parco Lennon venga messa un chiosco di ristorazione perché i cittadini abbiano, soprattutto nella stagione estiva, un luogo dove trascorrere al meglio

La nuova fermata ferroviaria

La nuova fermata ferroviaria «Brescia Violino» lungo la linea della Vallecamonica, la Brescia-Iseo-Edolo, si trova tra quelle di Borgo San Giovanni e Castegnato. Precisamente in via Re Rotari, davanti alla fermata degli autobus 9 e 16. Una stazione priva di edifici e di personale.

I collegamenti

«Una realizzazione molto positiva per i nostri concittadini, soprattutto se in futuro, e mi auguro al più presto, potrà essere introdotto il biglietto integrato per favorire anche chi vuole utilizzare la metropolitana», auspica il presidente del Consiglio di quartiere Andrea Rolfi. Il cantiere, costato circa 3 milioni di euro e finanziato interamente dalla Regione, si è chiuso lo scorso dicembre e comprende una banchina di 100 metri di lunghezza di cui la metà al coperto, pannelli segnalatori e altoparlante.

L’accesso è dotato di un percorso con indicatori per persone con disabilità visive mentre per quelle con ridotte capacità motorie è stata progettata una rampa con una pendenza del 5%. Per favorire la salita e la discesa «a raso» dal treno è stata costruita ad un’altezza di 55 centimetri dai binari, adatta così anche ai futuri treni a idrogeno.

«È una stazione ben illuminata, con tecnologia a led– aggiunge Rolfi – e sicura perché sono state installate numerose telecamere. Un progetto che favorisce la mobilità soprattutto dei più giovani. Come servizi abbiamo riqualificato la piazzetta antistante e posizionato una ventina di stalli per le biciclette accanto alla postazione di BiciMia».

Alcune migliorie da apportare

È un altro tassello che si aggiunge al quadro intero che immagina di realizzare tra Brescia e Iseo, una sorta di treno metropolitano, con passaggi frequenti e fermate ravvicinate tra loro. «È un’opera che abbiamo fortemente voluto per ridurre notevolmente i tempi e le distanze tra la periferia e il centro cittadino» che, da tabella oraria, si raggiunge in 6 minuti. La fermata è già attiva e le prime impressioni sono buone anche se gli orari dei passaggi dei treni sono un po’ ballerini.

«L’interesse attorno a questa novità si sta diffondendo anche se ancora non c’è percezione del suo reale utilizzo, visto che è stata inaugurata da pochissimo tempo – dice il presidente –. Ora aspettiamo di vedere quando si normalizza la cadenza dei passaggi e siamo in attesa dell’installazione della biglietteria automatica». Perché adesso le uniche possibilità per acquistare il titolo di viaggio, è attraverso il sito web di Trenord o a bordo. 

Domani 19 marzo appuntamento con il Centro storico sud.

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