La «frega» parte in ritardo Stop alla pesca dei coregoni

di L.SCA.
Coregoni: prolungato il divieto
Coregoni: prolungato il divieto
Coregoni: prolungato il divieto
Coregoni: prolungato il divieto

Niente coregoni, per il momento: il divieto di pesca, anche con l’utilizzo del bilancino e dell’amettiera, è stato infatti prorogato sino alle 12 di venerdì 22 gennaio. La decisione, concordata dalle Provincie di Brescia e di Verona, è dovuta alle anomale condizioni meteo che hanno ritardato i cicli riproduttivi della fauna lacustre. Le temperature ancora miti delle acque del lago (fino a pochi giorni fa intorno ai 10 gradi) rallentano la frega dei coregoni e la deposizione delle uova che sta ancora avvenendo in questi giorni. Il provvedimento di divieto è valido sia per la pesca dilettantistica che professionale, fatte salve le attività ittiogeniche finalizzate alla raccolta di uova per il loro conferimento all’incubatoio di Desenzano. Proprio qui, nella struttura regionale gestita dall’Unione pescatori bresciani, negli ultimi giorni si stanno conferendo le uova di questa: «Ma non siamo ancora a pieno regime – specifica il portavoce Germano Bana –, Però è ragionevole ipotizzare che al termine della campagna ittiogenica si raggiungerà più o meno il quantitativo previsto di 50 milioni di uova». Dalla ricezione, le uova di coregone rimarranno in incubatoio un mese e mezzo, poi inizieranno le semine nel lago- Proseguiranno quindi anche in questi giorni i controlli serali e notturni delle guardie Arci caccia e pesca e la Polizia Provinciale per contrastare i pescatori di frodo. Qualcuno come qualche sera fa a Gargnano e al porto di Tignale, viene sorpreso sui litorali o a bordo di barche, ma è praticamente impossibile controllare tutte le coste ogni sera. •

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