il progetto

Castegnato, cantieri della scuola bloccati: si va verso un nuovo appalto

di Cinzia Reboni
L’impresa fermata dai giudici per una datata interdittiva antimafia. Martedì se non arriveranno spiegazioni i lavori saranno riaffidati

La costruzione della nuova scuola elementare di Castegnato è diventata una corsa a ostacoli senza fine. La prima interruzione dei lavori risale al febbraio del 2022. Il blocco fu la conseguenza della rescissione del contratto per grave inadempimento con il primo costruttore, Rti Rennova Consorzio Stabile, che aveva realizzato soltanto il 30% dell'edificio, ed una situazione economico-politica internazionale che aveva fatto schizzare alle stelle i costi delle materie prime e dell'energia.

Il nuovo imprevisto

Ora una nuova tegola si è abbattuta sull'Amministrazione comunale. Il Consorzio Research, subentrato ai lavori a fine 2022, che ha ormai realizzato l'80% del moderno complesso, è stato stoppato dal Consiglio di Stato. I giudici di Palazzo Spada hanno infatti accolto un ricorso dell'Autorità portuale dei ministero dell'Interno, ribaltando una precedente sentenza del Tar della Campania e ripristinando una vecchia interdittiva antimafia del prefetto di Salerno.

Decisione che di fatto obbliga a fermare i lavori, a meno che il Consorzio Research – che attualmente ha commissioni in corso su tutto il territorio nazionale per 1,3 miliardi di euro - non dimostri la sua estraneità ai fatti e quindi garantisca di poter continuare i lavori.

Il Comune chiede spiegazioni 

L’Amministrazione civica ha chiesto all'impresa di fornire chiarimenti in merito, «ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nulla – spiega il sindaco Gianluca Cominassi -. Vediamo se si è trattato solo di un rallentamento dovuto alle festività di Pasqua. Martedì faremo comunque il punto della situazione, anche se quasi certamente saremo costretti a sciogliere il contratto e a procedere con una nuova assegnazione dei lavori per completare la costruzione della scuola».

La decisione del Consiglio di Stato «è stata un duro colpo – ammette il primo cittadino -. Ormai eravamo quasi in dirittura d'arrivo. Manca davvero poco, soprattutto a livello di impiantistica. Questo ci fa sperare nella possibilità di un affidamento diretto. Ci muoveremo nell'ambito del codice degli appalti per ripartire nel più breve tempo possibile».

Il cronoprogramma

Al netto del cambio di costruttore, il Comune auspica la chiusura del cantiere entro l’estate. «Ormai eravamo già arrivati alla tinteggiatura delle facciate, e stavamo già pensando all'allestimento degli arredi – conclude Cominassi -. Questo nuovo stop ci penalizza un'altra volta, ma contiamo di riuscire ad aprire la nuova scuola in tempo per l'inizio del prossimo anno scolastico». L'edificio – il cui costo finale è di 11 milioni di euro - prevede una superficie coperta di quasi 3 mila metri quadri disposti su 3 piani e composto da venti aule, dieci laboratori, una mensa da 240 posti, palestra, biblioteca e uno spazio polifunzionale.

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