Mazzano

Mazzano, il pitbull fa ancora paura: dopo il danno anche la beffa

di Simona Duci
Ordinanza del sindaco per isolare l’animale che ha azzannato tre persone. Ma è stato visto di nuovo girare in paese

Sono passati quasi 4 mesi dalla terribile aggressione da parte di un cane pitbull a Mazzano, che aveva procurato il ferimento di tre persone e aveva scatenato un terrore generale in paese. Ma non è finita: gli strascichi sono denunce e istanze da parte delle vittime e di altri residenti del quartiere, oltre a una riunione pubblica in Comune con Ats, che entrando nel merito della questione ha spiegato il procedimento messo in atto dalle istituzioni per salvaguardare l’incolumità pubblica.

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Infine è arrivata anche un’ordinanza del sindaco Fabio Zotti, che obbliga il proprietario del cane, oltre che ad attenersi alle direttive date da Ats subito dopo l’aggressione (attivare un’assicurazione, obbligo di guinzaglio e museruola) anche al temporaneo allontanamento del cane in una struttura convenzionata.

Ma c’è un «ma»

Nonostante non ci siano dubbi sull’opportunità dell’ordinanza emessa dal sindaco, ce ne sono invece sulla sua efficacia. Infatti pare che il proprietario del cane in questione abbia in qualche modo evitato la messa in sicurezza dell’animale nella struttura: cittadini riferiscono di averlo nuovamente avvistato in strada, senza museruola, e senza guinzaglio.

Parla una vittima

Ne parla in prima persona la dottoressa Daniela Cassano, una delle vittime di aggressione, che ha riportato pesanti conseguenze fisiche e si trova ancora in convalescenza: «In paese c’è ancora timore - ha commentato -. A questo punto vorremmo essere rassicurati dalle istituzioni sulla situazione attuale». In casi come questi, le vittime sono tali due volte.

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Nel caso della dottoressa Cassano ci sono stati i tanti giorni di immobilità, il trauma psicologico, la riduzione del lavoro e le spese mediche sostenute: il cane non era assicurato per la responsabilità civile del proprietario, un risarcimento è un miraggio. Ci si chiede come possano accadere episodi di negligenza come questi, in una società civile: considerati i tanti casi di cronaca, l’assicurazione dovrebbe essere imposta dalle istituzione competenti per tutelare le vittime, come anche un patentino per la conduzione di razze considerate pericolose.

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