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Scuola soppressa a Navezze di Gussago diventa anche un caso politico: le polemiche alzano il tiro

di Cinzia Reboni
Le famiglie non si arrendono alla soppressione della scuola elementare di Navezze e annunciano una mobilitazione senza precedenti
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze

Le famiglie non si arrendono alla soppressione della scuola elementare di Navezze e annunciano una mobilitazione senza precedenti per costringere il Comune a rivedere la decisione. Il sindaco Giovanni Coccoli parla di «dolorosa scelta», ma i residenti della frazione replicano bollandola come «priva di buonsenso e causa di un effetto domino negativo».

La giustificazione

Nel 2022 «avevamo preso in esame i numeri dei nati dal 2017 al 2021, ovvero le 4 annualità che si sarebbero iscritte alla prima elementare negli anni successivi: era fondamentale avere almeno 18-20 bambini che potenzialmente si sarebbero iscritti a Navezze, residenti in un “bacino di utenza” che geograficamente comprende Civine, Navezze, Piazza, Piedeldosso e Palazzina - afferma Coccoli -. In quell'occasione mi ero preso l'impegno affinchè, qualora le iscrizioni fossero state insufficienti, avremmo chiesto ad alcune famiglie che da questo “bacino” - che conta 23 bambini che il prossimo anno frequenteranno la prima elementare - si fossero iscritte in altri plessi come Ronco, Casaglio o Sale, di spostare l’iscrizione a Navezze».

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E lo scorso anno «l'apertura della prima elementare si è concretizzata senza particolari problemi - prosegue il sindaco -. Ma sabato scorso, a chiusura delle iscrizioni, ci siamo trovati l’amara sorpresa: solo 11 bambini iscritti. A questo va aggiunto il calo delle nascite, passate dalle 109 del 2019 alle 89 del 2023».

Ma perché proprio la scuola di Navezze? «Purtroppo il minor numero di nascite si registra proprio nella zona centrale e nord del paese». Cosa succederà adesso? «Gli 11 bambini della prossima prima elementare si sono iscritti nelle altre scuole del territorio, mentre le classi seconda e quarta saranno spostate a Casaglio, garantendo il servizio di trasporto tra i due plessi». E la scuola che fine farà? «Ci metteremo al lavoro per trovare progetti funzionali che possano trovare spazio all’interno dell’edificio e che soprattutto possano diventare punto di vitalità, vivacità e aggregazione».

Le minoranze

Il caso è diventato anche politico, come dimostra l’affondo delle lista Pd per Gussago. «Nei mesi scorsi avevamo più volte chiesto informazioni sul plesso e il sindaco ci aveva assicurato che ci sarebbe stata continuità per 5 anni – sottolinea Rossella Olivari -. Ora, senza nessuna preventiva comunicazione, nemmeno durante l'ultima discussione del Dup, abbiamo appreso questa notizia dai giornali. Crediamo che la gestione della chiusura di una scuola debba essere concertata e condivisa con la comunità, con un processo di dialogo che faccia sentire tutti coinvolti. Il futuro delle scuole non si decide con un colpo di spugna del sindaco in due giorni».

Secondo Rossella Olivari, «la chiusura di Navezze penalizza anche i bambini degli altri plessi, che avranno classi più numerose e spazi meno ampi. Ci preoccupa poi il trasferimento delle classi da Navezze a Casaglio, perché quest’ultima ha perso degli spazi per l’accorpamento con la scuola dell’infanzia Piovanelli e per la convivenza con gli uffici comunali dovuti ai lavori che si stanno svolgendo in municipio. Il calo delle nascite è per tanti aspetti un dato negativo, ma se avessimo il coraggio di investire sulla scuola potremmo finalmente dare ai nostri bambini aule spaziose e una didattica innovativa che aiuti l’apprendimento di tutti: potremmo dare ai nostri bambini quello che noi non abbiamo avuto».

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