il caso

Adro, tensione sul Monte Alto: aggressioni allo Stalù

di Simona Duci
Gli attivisti contrari alle vigne in quota denunciano minacce da parte di sedicenti operai. In ospedale 72enne speronato dal quad
Il presidio di protesta andato in scena domenica contro l’operazione di trasformare lo Stalù in un vigneto di alta quota
Il presidio di protesta andato in scena domenica contro l’operazione di trasformare lo Stalù in un vigneto di alta quota
Il presidio di protesta andato in scena domenica contro l’operazione di trasformare lo Stalù in un vigneto di alta quota
Il presidio di protesta andato in scena domenica contro l’operazione di trasformare lo Stalù in un vigneto di alta quota

 Minacce, aggressioni e attività anomale. Sul Monte Alto di Adro spira un clima di alta tensione. Negli ultimi giorni un gruppo di sedicenti operai ha  cominciato a movimentare la terra nell’area dello Stallone destinata a trasformarsi da polmone verde a vigneto di alta quota. Mentre lavoravano sono entrati in contatto fisico con un gruppo di agricoltori e ambientalisti che fanno riferimento alle associazioni Monte Alto e EcoSebino contrarie alle operazioni di trasformazione per tutelare il gioiello ambientale dall’agribusiness. La battaglia continua ad essere portata avanti da un comitato che ha segnalato l'attività anomala effettuata dalla squadra di operai. «Il Comune - secondo quanto constatato dal consigliere regionale Paola Pollini del Movimento 5 stelle – ha confermato che non vi è stata presentata al momento nessuna richiesta di variazione d’uso, né è stato depositato alcun progetto sia per l'area denominata lo Stalù, che per prati e boschi limitrofi. Quindi mi chiedo che cosa stiano facendo le ruspe sul Monte Alto, e chi le abbia autorizzate su quei terreni».

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Proteste e aggressioni

Una vicenda grave non solo dal punto di vista della legalità ambientale, ma perché in quel contesto sono maturate due aggressioni. Due ambientalisti sono stati minacciati di morte, e obbligati a cancellare le fotografie scattate con lo smartphone. Più grave il caso di un 72enne residente nella zona, che si è recato nell’area con la propria bicicletta elettrica. Il pensionato sopraggiunto allo Stallone, è stato intercettato dagli operai che adirati l’hanno inseguito con un quad, perché notato mentre scattava una foto.

L’hanno speronato facendolo cadere a terra, procurandogli gravi ferite. Il 72enne vittima dell'aggressione è stato ricoverato in ospedale, con una spalla e un braccio rotto e 30 giorni di prognosi, un trauma cranico, il costato pieno di botte e un problema al timpano post trauma.

La denuncia

Da valutare per l’anziano anche il trauma psicologico subito, dopo un’esperienza del genere. L’uomo ha sporto denuncia al comando dei carabinieri di Adro a cui ora spetterà fare chiarezza sugli aspetti della vicenda, sulle responsabilità e soprattutto sull’identità degli aggressori. E domenica sul Monte Alto,in occasione delle giornate di mobilitazione del settore agricolo hanno inscenato un flash mob per denunciare «l’ennesimo scempio ambientale di una delle più grandi realtà dell’agrobusiness della Franciacorta»

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