Code da incubo alle Poste il sindaco chiama l’azienda «Troviamo una soluzione»

di F.SCO.
Poste: forti disagi per il Covid ma anche per carenze strutturali
Poste: forti disagi per il Covid ma anche per carenze strutturali
Poste: forti disagi per il Covid ma anche per carenze strutturali
Poste: forti disagi per il Covid ma anche per carenze strutturali

Anche a Corte Franca andare alle Poste è diventato un incubo, sommando le norme sull’assembramento e le carenze dell’ufficio. IL SINDACO Anna Becchetti dà voce ai disagi per le lunghe code a cui sono costretti i cittadini. In piedi al freddo attendono il turno per accedere all’ufficio, a Timoline in piazza Franciacorta. Il primo cittadino ha scritto una lettera reclamo, inviata nei giorni scorsi alla direzione di Poste italiane e al Direttore dell’ufficio postale di Corte Franca. “In qualità di sindaco – scrive Anna Becchetti - scrivo per denunciare la grave situazione in cui da tempo ormai si trova l’ufficio postale del nostro comune. I miei cittadini sono costretti ad affrontare lunghe code anche di 40-50 minuti in piedi e dal freddo benché riparati da un portico. Pur essendo ben consapevole delle misure di distanziamento imposte dalla pandemia che impediscono agli utenti gli attende all’interno dell’ufficio, ritengo che i disagi siano da attribuire anche ad una situazione che si è venuta a creare da quando i due uffici sul territorio, Timoline i Nigoline sono stati accorpati nell’unico attualmente in uso a servizio delle quattro frazioni» Il sindaco Anna Becchetti spiega che il problema è strutturale ed è stato originato da scelte sbagliate all’origine. Infatti l’unico ufficio postale rimasto è troppo piccolo per far entrare più persone. «L’ATTUALE UFFICIO - scrive il primo cittadino - seppur dotato di quattro sportelli, è estremamente limitato nello spazio. Inoltre il personale a disposizione non è mai stato adeguato alle ulteriori sopraggiunte esigenze, e da ultimo - fa notare il sindaco - gli sportelli aperti sono soltanto uno o due al massimo» Un ufficio solo, con personale insufficiente e solo metà degli sportelli regolarmente attivi: anche questo concorre a far sì che si prolunghino le attese all’esterno, nel freddo di questo rigido mese di gennaio. Il sindaco lancia una proposta: «Dichiaro la disponibilità dell’amministrazione ad avviare un dialogo con Poste italiane che possa portare ad una soluzione il più rapida possibile».

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