LA CELEBRAZIONE

Palazzolo prega con una sola voce per gli operai morti nel crollo di Firenze

di Giancarlo Chiari
Nella chiesa del Sacro Cuore la funzione religiosa per commemorare insieme alla comunità marocchina le vittime del terribile incidente sul lavoro
La preghiera per le vittime della tragedia di Firenze (Only Crew)
La preghiera per le vittime della tragedia di Firenze (Only Crew)
A Palazzolo la preghiera per gli operai morti nel crollo di Firenze (Only Crew)

La chiesa del Sacro Cuore, costruita tra il 1921 e il 1925 dagli operai del quartiere delle Calci, ha accolto la concelebrazione di tutte le parrocchie dell’unità pastorale di Palazzolo per ricordare i quattro operai di casa nel paese morti nel crollo avvenuto una settimana fa nel cantiere per la costruzione della Esselunga a Firenze.

Celebrazione partecipata

Nella chiesa, nonostante la giornata di pioggia, c’erano un centinaio di persone a seguire la funzione presieduta dal parroco don Gigi Moretti insieme ai sacerdoti delle diverse parrocchie, dell’unità pastorale.

In prima fila con il sindaco Gianmarco Cossandi e l’assessore Bruno Belotti, c’erano Taoufik El Mouloudi e Hicham Reddad, a rappresentare la comunità marocchina. Il recupero della salma dell’ultima vittima del crollo ha steso un velo di pietà sul più pesante incidente mortale della storia cittadina. La scelta della chiesa delle «Case operaie» non è stata casuale.

Ricordo e preghiera

Al termine della celebrazione, don Gigi ha ricordato il dramma e ha rinnovato l’invito a tutti a sostenere le famiglie delle vittime precisando che anche durante le messe serali di domenica in ogni chiesa rinnoveranno la preghiera e la raccolta di fondi. A sua volta il sindaco Gianmarco Cossandi ha ricordato l’importanza della sicurezza sul lavoro e della solidarietà.

Taoufik El Mouloudi ha recitato il versetto del Corano «Ogni anima assaggia la morte» e ricordato don Paolo Salvadori, parroco dell’unità pastorale di Palazzolo, da quasi un anno in ospedale.

«Sono qui per esprimere l’immenso dolore che prova la comunità magrebina nel nostro paese: cinque connazionali hanno perso la vita in un tragico incidente avvenuto sul luogo di lavoro, che dovrebbe garantire la sicurezza che è mancata - ha ricordato -. Erano persone che cercavano di migliorare la loro vita e quella dei famigliari e ora non ci sono più. Porgiamo le più sentite condoglianze e preghiamo affinché Dio abbia misericordia di loro e dia forza alle loro famiglie per affrontare questo dolore. Ringraziamo l’amministrazione comunale e le parrocchie per questo momento di ricordo e preghiera comune».

Suggerimenti