Sul lago i «salsicciotti» per assorbire la chiazza

di AL.ROM.
I «salsicciotti» assorbenti posati sulla superficie del lago d’Iseo
I «salsicciotti» assorbenti posati sulla superficie del lago d’Iseo
I «salsicciotti» assorbenti posati sulla superficie del lago d’Iseo
I «salsicciotti» assorbenti posati sulla superficie del lago d’Iseo

Sta lentamente svanendo la macchia di idrocarburi riversatasi nell'alto lago d'Iseo dall’Oglio la mattina di Pasquetta. Alla foce del fiume però, in località Pizzo, tra Pisogne e la costa della provincia bergamasca, sono ancora evidenti le tracce sulla spiaggia del Lido dei pescatori, e sugli scafi delle imbarcazioni ancorate ai moli. NEL FRATTEMPO, a distanza di giorni dai primi avvistamenti della chiazza, su segnalazione dell'Arpa sono stato installate, ad opera del Comune di Costa Volpino, le barriere di boe in materiale assorbente. Sono visibili dalla riva le decine di metri di «salsicciotti» bianchi, che dovrebbero servire ad assorbire e contenere la sostanza oleosa e iridescente che si è diffusa sull’acqua. Di fatto è l’unico rimedio per circoscrivere l’inquinamento, ma l’impressione è che arrivino troppo tardi. «Serviranno a poco - è stato il commento di alcuni pescatori rientrati di prima mattina - perché l'impatto delle onde provocate dal passaggio dei battelli a largo e dalle correnti le stanno già distruggendo». Intanto proseguono le indagini da parte dei carabinieri forestali di Pisogne per cercare di appurare le responsabilità.

Suggerimenti