il caso

Truffa gli anziani: preso dai carabinieri a Iseo il finto maresciallo

di Simona Duci
Con un complice sedicente avvocato si era fatto consegnare contanti, gioielli e carte dall’89enne raggirata

La truffa dei finti carabinieri e del finto avvocato ai danni di anziani, con la solita tecnica dell’incidente (raccontano che il figlio o il nipote è stato arrestato e servono soldi per pagare la «cauzione») è stata tentata a Iseo ai danni di un’anziana di 89anni da due delinquenti, uno dei quali si è finto il comandante dei carabinieri di Iseo, ma alla fine è stato arrestato con le mani nel sacco.

La truffa 

È successo nei giorni scorsi, in via Carlo Bonardi, quando una telefonata improvvisa all’ora di pranzo sul telefono fisso ha raggiunto l’anziana che veniva informata di un incidente con feriti provocato d al figlio: il finto maresciallo ha intimato alla donna di pagare 4 mila euro in contanti all’istante, per pagare un avvocato che potesse togliere dai guai il figlio e risparmiargli il carcere.

L’89enne terrorizzata da quelle parole, ha quindi preparato un sacchetto, con alcuni contanti, gioielli e il bancomat con il pin per prelevare altri contanti, sicura di affidare il tutto a un maresciallo. Nel frattempo, per non dare il tempo all’anziana di contattare dei parenti, è stata contattata anche dal complice, il sedicente avvocato. I due truffatori hanno incalzato così la donna, tenendola occupata al telefono.

L'intervento

Erano le 14 circa quando l’anziana, dopo aver consegnato il tutto a un uomo che le si è presentato al cancello su indicazione dell’avvocato, ha capito che forse era stata vittima di una truffa e ha contattato il 112. I carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Chiari, intervenuti immediatamente, sono riusciti a individuare e fermare uno dei due complici: un 30enne napoletano, che alla vista dei militari ha cercato di sbarazzarsi del sacchetto con la refurtiva e di scappare. Ma è stato raggiunto, dalle forze dell’ordine che lo hanno scortato in caserma. Il truffatore ora dovrà rispondere di una denuncia per truffa aggravata. Per la vittima, a cui è stato restituito tutto, servirà invece del tempo per riprendersi dallo shock subito. 

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