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Turista inghiottita dal lago, tre giorni di ricerche. Il padre: «Poi il Sebino sarà la sua casa»

di Alessandro Romele
Per individuare il corpo di Chiara Lindl, scomparsa a settembre, a Pisogne ci sono tre cani addestrati per le operazioni
Riprese le ricerche di Chiara Lindl

È partita all'alba di ieri, 12 aprile, la tre giorni di ricerche a Pisogne - e in generale su tutta l'area dell'alto lago d'Iseo - per provare a individuare il corpo di Chiara Mercedes Lindl, la ragazza tedesca scomparsa il primo settembre scorso, caduta da un gommone in corsa. Protagonisti sono, e saranno, tre cani, due labrador (Nala e Carlos) e un bracco tirolese (Roby) addestrati a fiutare tracce a grandi profondità.

In campo per le ricerche

I ricercatori a quattro zampe sono arrivati dalla Germania, messi a disposizione da un'associazione di stanza a Monaco di Baviera, la Technische Hundestaffel. Con loro ci sono diversi i gruppi in supporto, i volontari della Protezione civile di Capriolo e quelli del gruppo Soccorso Sebino, oltre ai Volontari del Garda.

Animali «unici»

«Sono cani unici nel loro settore, se ne contano pochissimi in Europa – ha sottolineato il coordinatore delle ricerche in acqua, l'altoatesino, Klaus Kapfinger – annusano sull'acqua individuando tracce dell'odore della persona che stiamo cercando. Quando il cane segnala qualcosa, circoscriviamo l'area. L'operazione viene ripetuta più volte a distanza di mezz'ora, con un cane diverso ogni volta».

«Nel tempo – ha continuato - abbiamo rintracciato e recuperato corpi tra i 30 ed i 50 metri di profondità. Questa per noi è una prima volta assoluta, Chiara dovrebbe trovarsi a una profondità maggiore». Le prime valutazioni indicherebbero la zona della foce del fiume Oglio come possibile luogo su cui intensificare le ricerche.

I genitori in attesa

A Pisogne sono arrivati anche la mamma ed il papà di Chiara: sono stati loro stessi a volere e finanziare le ricerche anche attraverso una raccolta fondi molto partecipata. Nonostante la situazione non sia cambiata in tutti questi mesi, non hanno ancora perso la speranza di ritrovare il corpo della figlia. «Ci crediamo, certo – ha sottolineato il padre della ragazza tedesca inghiottita dal Sebino –. Vogliamo ringraziare tutti i volontari che ci stanno dando una mano. Però abbiamo deciso che se entro domenica Chiara non verrà trovata, la lasceremo li dov'è. Il lago d'Iseo sarà per sempre la sua casa».

Presente alle ricerche anche il sindaco di Pisogne, Federico Laini. Con i familiari il Comune deciso di posizionare a bordo lago una lapide in ricordo di Chiara.«Abbiamo accolto con favore la proposta – ha spiegato il primo cittadino del centro del Sebino - e la cerimonia ufficiale avrà luogo a un anno esatto dalla tragedia: l’ 1 settembre». 

Le indagini

Nel frattempo la procura ha cambiato l’ipotesi di reato contestata all’unica indagata, una giovane che si trovava al timone del motoscafo quando Chiara Lidl è finita in acqua: è passata da quella di lesioni a quella di omicidio colposo.

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