A spasso per boschi e per monti con tre guide alla flora camuna

di Luciano Ranzanici
Flora  montana d’alta quota fotografata da Enzo Bona sul territorio della ValcamonicaIl naturalista  camuno Enzo Bona
Flora montana d’alta quota fotografata da Enzo Bona sul territorio della ValcamonicaIl naturalista camuno Enzo Bona
Flora  montana d’alta quota fotografata da Enzo Bona sul territorio della ValcamonicaIl naturalista  camuno Enzo Bona
Flora montana d’alta quota fotografata da Enzo Bona sul territorio della ValcamonicaIl naturalista camuno Enzo Bona

Arriva dal Parco dell’Adamello una ulteriore conferma del prestigio scientifico di Enzo Bona, un naturalista autore anche di una lunga serie di pubblicazioni. L’assessore Massimo Maugeri e il responsabile del servizio Parco Guido Calvi, d’accordo con l’autore, hanno infatti promosso la ristampa dei tre «Atlanti fotografici di botanica rhaetica – Flora di pregio delle Valli Camonica e di Scalve». Bona, botanico e collaboratore scientifico del Parco, autore di studi e pubblicazioni e di progetti già a partire dagli anni ’80, nonché socio e membro di Centri studi e di gruppi di ricerca nazionali, grazie alla collaborazione di altri tecnici appassionati (Franco Fenaroli, Umberto Monopoli, Germano Federici, Alessandro Ducoli, Stefano Plona, Gabriele Gheza, Luca Mangili, Fabrizio Martini, Giancarlo Bazzoni, Paolo Trotti e tanti altri) nel 2015 aveva dato alle stampe il primo dei volumetti, intitolato «Rupi e ghiaioni», con le schede di 138 specie botaniche. Il trittico degli atlanti, manuali da consultare anche direttamente in quota, presenta anche fotograficamente le specie botaniche della Valcamonica e della Val di Scalve (Bona ne ha contate 2.800; 2.400 confermate e schedate). Alla prima uscita dell’atlante aveva fatto seguito nel 2016 «Praterie e pascoli alpini», un racconto di 118 varietà, e due anni dopo «I signori del tempo e la flora erbacea dei boschi», con 99 specie erbacee ma dedicato anche agli alberi del territorio, dal larice all’abete rosso al peccio, dal pino cembro al cimolo; dal castagno al faggio, dall’acero di monte al tiglio. Ora sta per uscire il quarto volume dell’atlante riservato alle zone umide, e intanto il Parco dell’Adamello ha appunto deciso di ripubblicare i primi tre. Bona li ha aggiornati e Comunità montana e Parco li hanno messi in vendita nelle edicole, nelle rivendite accreditate e nelle biblioteche al costo minimo 5 euro l’uno, provando così a favorire la conoscenza di un patrimonio sconosciuto ai più. Presentando ieri le sue pubblicazioni aggiornate in distribuzione, che contribuiscono a integrare l’edizione scientifica del secondo Atlante della biodiversità, il botanico camuno si è detto «felice di questa idea di ristampa. Nel frattempo, attraverso la community Facebook Botanica rhaetica che ho costituito stiamo cercando di incrementare il numero di appassionati e di esperti di flora e vegetazione».•.

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