Un brindisi ai vini di eccellenza

di Luciano Ranzanici
Vini da premio in Valle Camonica
Vini da premio in Valle Camonica
Vini da premio in Valle Camonica
Vini da premio in Valle Camonica

Il Camunnorum è da sempre, dall’inizio dell’attività datata 2003, il vino di punta di «Rocche dei Vignali», il rosso più celebrato e conosciuto, e anche il più premiato ai concorsi e alle rassegne alle quali prende parte la cooperativa presieduta da Gigi Bontempi che conta 18 soci. Il fiore all’occhiello della cantina di Via Sant a Losine, prodotto con uve Cabernet, Marzemino e Merlot, ha colto gli ennesimi allori di una carriera quasi ventennale unitamente a due bianchi, l’ormai navigato «Coppelle» ed il più recente (2018) «Cà della Luce», dal nome di una delle prime centrali idroelettriche nazionali (fine ‘800) funzionante a Breno. Il presidente Bontempi e il socio storico Elia Salvetti hanno parlato in cantina di fronte alle etichette premiate, degli eccellenti riconoscimenti ottenuti di recente. Il Camunnorum 2015 ha conquistato due medaglie d’oro al «Mondial des vins extremes» (i vini eroici) promosso dal Cervim con premiazione a Milano) e di analogo metallo è stata la medaglia ricevuta al «The Winehunter Award 2020» di Merano. Sempre a Merano il Cà della Luce è stato destinatario del massimo riconoscimento, mentre «Coppelle» ha ottenuto l’award «Rosso». Con i prestigiosi piazzamenti conseguiti i vini di «Rocche dei Vignali» entrano a far parte di diritto del «The Winehunter», la guida mirata sulle eccellenze vitivinicole e culinarie siglata da Helmuth Kocher, fondatore e presidente della manifestazione internazionale Merano Winefestival. Di grande soddisfazione parla Gigi Bontempi, per un premio che gratifica un duro lavoro in vigna ed in cantina per valorizzare i vigneti. Il presidente di Rocche dei Vignali si dice felice per il successo conseguito da «Cà della Luce», «un vino nuovo ottenuto nel pieno rispetto dell’ambiente da uve resistenti, che richiedono pochissimi trattamenti fitosanitari. È un progetto al quale stiamo lavorando assieme al Consorzio Igt di Valle Camonica, alla Comunità Montana ed all’Università di Milano, per sperimentare le attitudini di vari vigneti in Valle Camonica». •

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