A Bagolino va in scena la festa di Carnevale più bella, ma la divisione resta

di Mila Rovatti
Oggi e domani giornate clou con i balarì separati in casa. Evento "blindato" per evitare guai
I balarì nella chiesa di Bagolino (ROVATTIM)
I balarì nella chiesa di Bagolino (ROVATTIM)
Carnevale di Bagolino: il primo ballo dopo la messa all'alba (ROVATTIM)

 Le tensioni di paese sono dure da sciogliere, e dato che in un anno i balarì del Carnevale di Bagolino non hanno ancora sotterrato l’ascia di guerra, anche stavolta danzeranno divisi in due gruppi distinti. La scissione si è verificata appunto l’anno scorso per questioni legate alla questua. Su questa divergenza il gruppo di circa 120 persone si è spaccato: da una parte i più tradizionalisti e dall’altra quelli che vorrebbero regole meno rigide. Qualcuno aveva osato nominarli gli storici e i dissidenti, ma pare che questi ultimi non siano d’accordo: «Chi lo dice chi sono gli storici?» è la domanda su cui si apre il dibattito. Se questa storia può far sorridere qualcuno, qui non ride nessuno, le tradizioni a Bagolino sono molto radicate, dietro posizioni che dall’esterno possono sembrare incomprensibili si nascondono meccanismi sottili, a volte anche equilibri di potere. Resta il fatto che, anche per questo Carnevale i gruppi saranno due, capitanati rispettivamente da Giovita e Gianantonio.

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È un ruolo di spicco nella festa bagossa quello del «capo» che richiama all’ordine i ballerini suonando la cornetta d’ottone appesa al collo, annuncia i titoli delle ballate e guida la compagnia scandendo ordini a voce alta. Giovedì scorso il paese ha festeggiato la giornata degli antichi mestieri che da qualche anno precede e annuncia l’evento principale, ma la festa vera e propria è iniziata domenica  e raggiungerà il clou oggi e domani, appunto con l’entrata in scena dei danzatori che hanno iniziato a esibirsi dopo la messa delle 6,30 celebrata nella parrocchiale di San Giorgio.

I 120 protagonisti, tutti insieme, hanno posizionato i loro cappelli agghindati con gli ori di famiglia davanti agli altari e, dopo aver assistito alla celebrazione, si sono divisi per iniziare lo spettacolo sul sagrato della chiesa.

Uno show interminabile

Il doppio spettacolo proseguirà fino a tarda sera. Intanto come sempre a fare da cornice a questo spettacolo di movenze eleganti ci saranno i maschèr, che gireranno in lungo e in largo regalando ai visitatori scherzi e battute. Anche quest’anno la sicurezza è curata con attenzione per prevenire l’abuso di alcol e danneggiamenti, e fino a mercoledì mattina sarà possibile arrivare in paese solo dalla sp 669 salendo da Sant’Antonio: la strada che sale da Riccomassimo sarà chiusa. Entrata e uscita per i visitatori sarà possibile solo con la navetta che parte dalla località Prada e ritorna dalla località Castegnera/Pineta.

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