Cave: brindisi in sala consiliare per l’ex Vicentina che cambia

di Alessandro Gatta
Il brindisi di Green Serle nella sala consiliare
Il brindisi di Green Serle nella sala consiliare
Il brindisi di Green Serle nella sala consiliare
Il brindisi di Green Serle nella sala consiliare

Stavolta è fatta: il consiglio comunale di Serle, all’unanimità, ha approvato il cambio di destinazione urbanistica per l’ex cava Vicentina, abbandonata da anni e su cui da tempo il comitato «Green Serle» lavora a un progetto di recupero in senso naturalistico. Non più area produttiva o artigianale, ma standard pubblico, a uso pubblico: significa che non si potranno costruire capannoni, o che non potrà essere riempita di materiali da cava o di scavo. LA FINE di un’epoca, l’inizio di un’altra: è il primo passo verso la futura realizzazione del parco avventura, con annesso anfiteatro naturale, per cui il comitato ha già predisposto un progetto sostanzioso. Se ne parla ormai da più di sei anni: «Siamo molto soddisfatti - commenta Massimo Bresciani di Green Serle - e per tutto il paese è un momento davvero storico, abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci permetterà di stare tranquilli, di ragionare sul progetto. Anche un passo alla volta, perché sappiamo che sarà impossibile realizzarlo tutto insieme: magari organizzando qualche evento nell’ex cava, o ascoltando i cittadini che hanno idee». Come detto, il progetto originale è ben strutturato: prevede il recupero della Vicentina con una riqualificazione in chiave turistica e ricettiva, la trasformazione dell’area in un parco avventura per grandi e piccoli, e quindi percorsi e scalate, aree verdi e pic nic, un anfiteatro e spettacoli. «QUELLO che è giusto che si sappia - continua Bresciani - è che noi non vogliamo che in quella cava venga costruito qualcosa, o venga riempita per forza. Noi vogliamo che rimanga così, poterne usufruire per com’è». Sul tema, negli anni, sono state raccolte circa un migliaio di firme. Il cambio di destinazione è la conclusione di un percorso di cui si parla almeno da quattro anni. «Pensiamo non sia un punto di arrivo, ma di partenza - conclude Bresciani - e per questo vogliamo ringraziare sia l’attuale amministrazione, sia quella precedente, per aver creduto nella bontà del nostro piano, e tutti i cittadini che ci hanno sempre sostenuto». È ancora presto per sapere cosa e quando succederà. Chiaro che per realizzare il parco e gli annessi ci vorranno tempo e fondi. Ma il cambio di destinazione è una pietra tombale, in senso buono, sul dibattito. Soddisfatto anche il neosindaco, Giovita Sorsoli: «Siamo tutti contenti per com’è andata - afferma il primo cittadino - e devo dire che siamo contenti anche per loro, per Green Serle, se lo meritavano, hanno in questi ultimi anni». Obiettivo raggiunto, per ora: domani si vedrà. Ma intanto è meritato anche il brindisi in sala consiliare, consiglieri e comitato, dopo la seduta. Salute. •

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