Il cinema incrocia le dita «Momento difficile»

L’atrio  del cinema
L’atrio del cinema
L’atrio  del cinema
L’atrio del cinema

Il cinema di Vestone riapre. O forse no, forse in autunno. «L’ipotesi di riapertura - spiega Nicola Cargnoni, studioso e appassionato di cinema che nel 2016 ha ridato vita allo storico cinema - può essere in autunno, ma solo con due certezze, la garanzia di continuità e che, una volta riaperto, si possa continuare a lavorare». Così, si penserà a una nuova programmazione, dei nuovi buoni propositi. «Il 20 maggio è uscito ’Il cattivo poeta’, film dedicato agli ultimi anni di vita di Gabriele D’Annunzio ed interamente girato a Gardone Riviera, all’interno del Vittoriale degli Italiani. E allora sarebbe bello poter ripartire tra settembre e ottobre proprio ospitando il regista del film, Gianluca Jodice. Poi potrebbe esserci Francesco Bruni, regista di ’Cosa sarà’, film pronto a inizio 2020 col titolo ’Andrà tutto bene ma poi, con la pandemia, modificato». Se c’è l’entusiasmo, perché non riaprire subito? «Perché ci si avvia alla chiusura dopo la stagione invernale. Non avrebbe senso perché lavorando il sabato sera e la domenica pomeriggio, con la bella stagione la gente punterebbe sulle iniziative all’aperto». Inoltre la poca risposta avuta all’ultima riapertura autunnale non alimenta l’entusiasmo: «Credo che la prossima lo sarà ancor di più: non si riapre solo la sala, ma un’attività che è parte d’un settore messo vergognosamente in ginocchio da chi detta le regole, spesso insensate. E la stessa distribuzione non s’è fatta troppi riguardi nel mettere le sale cinematografiche in difficoltà. Mentre tra il pubblico anche i più cinefili hanno preso la forma del divano e l’abitudine a vedere i film in tv o sul tablet. Ho voglia di riaprire, ma non vorrei trovarmi ancora a buttar soldi e tempo per una programmazione in balia di decisioni estemporanee, prese la sera per il giorno seguente. Intanto comunque, se potete, andate al cinema». M.Pas.

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