Gli alpini di Marcheno compiono 80 anni

di Edmondo Bertussi
Il grande monumento agli alpini eretto per i 70 anni di vita del gruppo: per le penne di Marcheno è di nuovo il momento di fare festa
Il grande monumento agli alpini eretto per i 70 anni di vita del gruppo: per le penne di Marcheno è di nuovo il momento di fare festa
Il grande monumento agli alpini eretto per i 70 anni di vita del gruppo: per le penne di Marcheno è di nuovo il momento di fare festa
Il grande monumento agli alpini eretto per i 70 anni di vita del gruppo: per le penne di Marcheno è di nuovo il momento di fare festa

Gli alpini di Marcheno compiono 80 anni. Quasi un secolo di impegno e dedizione al servizio del territorio. La cerimonia ufficiale domenica 29, ma la settimana di avvicinamento alla grande adunata delle penne nere sarà scandita da una serie di eventi organizzati con il Comune e l’Ana di Brescia, a chiudere il cerchio dopo il riuscito prologo del campionato sezionale di corsa in montagna. IL CALENDARIO. Il sipario si alza stasera alle 20.45 nell’auditorium delle medie «Francesco Bertussi», con la rievocazione storica «Nella fresca giovinezza della vita» di Giacomo Scalvini, dal diario di guerra di Duilio Santo Fantinelli. Il clou? Sabato 28, alle 18.30, l’omaggio al monumento ai caduti e alle 20.30 nel Santuario della Madonnina il concerto del coro Alte Cime: è dedicato a Giacomo Vivenzi, marchenese, 105 anni e ancora in gamba. Insieme si ricorderà, a 25 anni dalla scomparsa, Pietro Gitti, consigliere a vita del gruppo, al quale gli eredi affideranno le sue onorificenze di alpino della Tridentina e di combattente della libertà. La giornata conclusiva, domenica 29, inizierà con l’ammassamento, alle 8.30, delle rappresentanze dei gruppi della sezione bresciana davanti al monumento agli alpini posto all’inizio del paese, in località Croce, a fianco della Provinciale. Quindi l’alzabandiera e la sfilata verso la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo per la messa delle 10.30. Seguirà l’immancabile tavolata generale all’agriturismo Dazze. LA STORIA. Il gruppo venne fondato nel 1938. Il primo a guidarlo fu Giacomo Ardesi, cavaliere di Vittorio Veneto. Dopo la guerra lo riorganizzarono Piero Fappani e Vittorino Zabeni, ex combattente. Seguirono decenni intensi di impegno e lavoro con la sezione (in Friuli e in Irpinia nei terremoti, ad esempio) ma soprattutto in paese. Molte le tappe storiche, frutto di lavoro in concordia con i diversi capigruppo: 14 nel tempo, con l’ultimo, Mario Crescini, che guida gli attuali 93 iscritti. Il primo cantiere di rilievo per la chiesetta alpina di Caregno, pensata come luogo di fede e aggregazione: Lorenzo Sosta eletto nel ’61 trovò spalla nelle amministrazioni guidate dal sindaco Gianni Fausti. Benedetta nel 1966, fu completata nell’81 aggiungendo prima il campanile e poi il bivacco. Erano gli anni del capogruppo Franco Zubani, che nel 1979 diede il via con i suoi alpini alla piantumazione di 65.000 resinose ora diventate la pineta sull’erta che la sovrasta fino al crinale. Nel 1984, con capogruppo Benvenuto Contessa, si pensò alla sede nella vecchia stalla vicina al Santuario, messa a disposizione dal Comune. Ristrutturata e inaugurata nel 1985, fu ampliata nel 2005 con Ezio Poli e madrina Carmela Falappi. Da non dimenticare intanto negli anni Novanta, con Bruno Doloni, la costituzione del gruppo antincendio Ana, ora Saibm. Infine, nel 2008, con capogruppo Giacomo Contessa, la festa per i 70 anni con il nuovo monumento e l’onore e onere dell’adunata sezionale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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