Nuovo tiro a segno, il progetto va a bersaglio

di Laura Piardi
Le linee di tiro ospitate all’interno della struttura di Gardone
Le linee di tiro ospitate all’interno della struttura di Gardone
Le linee di tiro ospitate all’interno della struttura di Gardone
Le linee di tiro ospitate all’interno della struttura di Gardone

Novità in vista per il tiro a segno nazionale (Tsn) di Gardone, presieduto da Emilio Bertella, che si prepara a cambiare proprietario, passando dalle mani del Demanio a quelle del Comune. «LA STRUTTURA - spiega il sindaco di Pierangelo Lancelotti - è al momento di proprietà ibrida: sia il terreno che parte dell’immobile sono del demanio, il resto è del Comune». Da qualche anno ormai la politica demaniale è quella della dismissione, con relativa acquisizione gratuita dei beni da parte degli enti pubblici locali. Trattandosi di un tiro a segno, il passaggio sarà dal demanio militare a quello civile e successivamente al Comune di Gardone. «Un anno fa - prosegue Lancelotti - il Tsn ha presentato un progetto di rinnovo degli spazi per 600 mila euro; le linee sono datate e, nonostante i lavori anche recenti, ora c’è bisogno di nuovi interventi». Le strade da seguire sono due: o l’intervento diretto da parte del Tsn con contributo comunale, oppure l’intervento a carico totale del Comune con la previsione di alcuni obblighi per il Tsn. Ma vista la proprietà ibrida, lo scorso anno è stato chiesto al demanio il passaggio dell’immobile e dei terreni al Comune. La risposta è stata positiva, e durante l’ultimo Consiglio comunale del 2018 è stata avviata la procedura di accettazione, inviando poi tutta la documentazione necessaria al demanio, che a sua volta provvederà a sottoporre la procedura al ministero, che ne dovrà verificare i vincoli e chiudere l’iter con un decreto che fisserà definitivamente il passaggio di proprietà. «Con la conclusione dell’iter e il passaggio di proprietà - commenta ancora Lancelotti - avremo una maggiore capacità di intervento e potremo procedere con il rinnovamento degli spazi della struttura utilizzata anche a livello nazionale da atleti e paralimpici, oltre che dalle aziende locali e dalle forze dell’ordine». Anche la convenzione con il tiro a segno che era in scadenza è stata prorogata fino a dicembre 2019. «Nel caso in cui venga rieletta l’attuale amministrazione - conclude il consigliere comunale Andrea Moretta, che fa parte anche del consiglio direttivo del Tsn - sarà fondamentale rivedere il progetto e poi partire con la riqualificazione». Il tiro a segno già nel 1956 utilizzava le linee del banco di prova, mentre l’attuale sede è stata realizzata nel 1971. Un nuovo ampliamento inaugurato nel 2003 garantisce linee di tiro, un’armeria per i soci e lo spazio necessario per i corsi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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