Infarto sul
campo, Eugenio
non ce l’ha fatta

di Alessandro Maffessoli
Eugenio Rossetti era una promessa del basket: il suo cuore si è fermato per sempre    a soli 17 anni
Eugenio Rossetti era una promessa del basket: il suo cuore si è fermato per sempre a soli 17 anni
Eugenio Rossetti era una promessa del basket: il suo cuore si è fermato per sempre    a soli 17 anni
Eugenio Rossetti era una promessa del basket: il suo cuore si è fermato per sempre a soli 17 anni

Il sottilissimo filo della speranza, diventata con il trascorrere delle ore parente stretta di un’utopia, si è spezzato nel tardo pomeriggio di ieri all’ospedale Civile di Brescia. Il cuore di Eugenio Rossetti, 17 anni da compiere a dicembre, si è fermato ancora. Stavolta per sempre.

A tenerlo in vita dopo un doppio arresto cardiaco avvenuto lunedì sera sul parquet di Mazzano mentre giocava una partita di basket, erano state le manovre di rianimazione del personale sanitario accorso in forze al centro sportivo. Il massaggio cardiaco, le iniezioni di adrenalina e l’impiego del defibrillatore avevano temporaneamente strappato alla morte il giocatore del BasketTrieste. Ma nonostante il prodigarsi dei medici del reparto di Rianimazione del Civile l’appuntamento con il tragico epilogo è stato solo rinviato. Le funzioni vitali erano flebili già al momento del ricovero e poco prima delle 19 di ieri Eugenio Rossetti si è arreso.

LA SALMA è stata composta all’obitorio del Civile in attesa degli accertamenti medico legali che disporrà la magistratura chiamata a fare luce con un’inchiesta sul dramma avvenuto mentre si disputava la partita del campionato Under 20 Eccellenza fra il Mazzano e il BasketTrieste, società satellite della Pallacanestro Trieste.

Cresciuta nell’Ads Starenergy, la promettente ala aveva compiuto un salto di qualità da un paio di mesi. Giovedì non era partito nel quintetto base. Il tecnico lo aveva inserito all’inizio del secondo quarto, ma dopo soli quattro minuti, Eugenio Rossetti si era bloccato accusando una lancinante fitta allo sterno. Sul volto una smorfia di dolore, le mani a comprimersi il petto. Ha chiesto e ottenuto il cambio. Sembrava essersi ripreso: ha chiesto dello zucchero, ma sembrava disorientato, hanno raccontato i testimoni. Appena si è seduto in panchina è stramazzato a terra, perdendo conoscenza. La partita è stata subito sospesa.

I SOCCORSI SONO stati tempestivi e incisivi: prima di poter trasferire il 16enne al Civile, il personale sanitario ha dovuto stabilizzare le condizioni cliniche. Un’operazione complessa, perchè come purtroppo confermato dal decesso, la situazione era disperata. Da giovedì notte la mamma, il papà, il fratello e la sorella di Eugenio hanno atteso con angoscia l’evoluzione del quadro clinico. La situazione è rimasta stazionaria fino al primo pomeriggio, poi le condizioni di Eugenio sono precipitate fino al decesso. La notizia del lutto ha messo in ginocchio il mondo dello sport, in particolare del basket. «Pallacanestro Trieste - ha affermato il presidente Giovanni Marzini - è vicina in questo momento a BaskeTrieste. I nostri atleti, dirigenti e tecnici sono profondamente addolorati».

Toccante la dedica tributata dai compagni di squadra sulla pagina Facebook di Basket Trieste; «Solo nel silenzio c'è una musica che risuona dentro e ti libera! Il silenzio, ci aiuta alla riflessione e alla preghiera. Ciao grande giocatore: vola libero».

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