Ponte di Christo:
una rete satellitare
anti-sarnerghera

di Giuseppe Zani
La sarneghera si abbatte sul lago di Iseo soprattutto fra aprile e luglio. Ma le tempeste più violente si registrano a settembre
La sarneghera si abbatte sul lago di Iseo soprattutto fra aprile e luglio. Ma le tempeste più violente si registrano a settembre
La sarneghera si abbatte sul lago di Iseo soprattutto fra aprile e luglio. Ma le tempeste più violente si registrano a settembre
La sarneghera si abbatte sul lago di Iseo soprattutto fra aprile e luglio. Ma le tempeste più violente si registrano a settembre

Sentinelle tecnologiche per segnalare in anticipo l’arrivo della «sarneghera», l’uragano del lago di Iseo. Saranno installate da oggi per creare una rete di monitoraggio degli eventi meteo durante la performance del ponte di Christo.

DAL 18 GIUGNO al 3 luglio, in caso di tempeste non è in discussione la tenuta della passerella galleggiante ormeggiata in profondità con ancoraggi in calcestruzzo del peso complessivo di 1.200 tonnellate, quanto il deflusso ordinato della passeggiata sulle acque per evitare panico e incidenti fra le migliaia di visitatori sorpresi dalla sarneghera che si manifesta all’improvviso, senza preavviso. Pronosticare anche con qualche manciata di minuti d’anticipo l’arrivo della burrasca sarà fondamentale in chiave sicurezza.

Per questo la società «The floating piers» ha presentato all’Autorità di bacino lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, una domanda per ottenere il permesso di collocare per 90 giorni dei dispositivi di rilevazione e monitoraggio di vento, pioggia, umidità e la temperatura. L’attrezzatura sarà collocata nel casello idraulico, a Iseo, in località Porto, a Sulzano, a Portirone di Parzanica e a Gallinarga, in territorio di Tavernola Bergamasca.

Due sulla sponda bresciana e due su quella bergamasca, nemmeno troppo distanti in linea d’aria dai pontili galleggianti di Christo.

Andranno a rafforzare la rete di rilevamento già attiva sul Sebino, relativa a correnti, umidità, venti e temperatura, e consultata per lo più dagli appassionati di sport nautici. Era stata l’Arpa ad auspicare l’allestimento di un servizio di monitoraggio meteorologico mirato, attrezzato in modo che possa prevedere con almeno due o tre ore di anticipo l’arrivo di violenti temporali e, in particolare, della temutissima sarneghera.

LA TEMPESTA tipica del lago di Iseo, in effetti, è il peggior nemico che pescatori e diportisti possano incontrare nel Basso Sebino. Arriva di sorpresa, senza preavviso, nel periodo di più forte calura, e nel giro di pochi minuti travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino.

In verità sono anni che la sarneghera non si fa più vedere ma le grandinate dell’ultimo fine settimana, hanno rialzato l’asticella dell’attenzione.

Meglio riuscire a fiutarla da lontano con i più sofisticati strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Il modello da utilizzare, ricordava l’Arpa, è quello della rete satellitare già stato collaudata a Expo nel 2015 e in riva al lago d’Iseo, nel 2008, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, sul monte Gölem. A preoccupare, nel caso arrivi la sarneghera, non è tanto la tenuta dei pontili galleggianti, quanto l’eventualità non troppo remota che il panico, scatenandosi tra i visitatori, possa renderne problematica l’evacuazione.

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