VALCAMONICA

Ono San Pietro, dieci anni di dolore e denunce affinché l’orrore non si ripeta

di Luciano Ranzanici
Oggi e domani il ricordo di Davide e Andrea i fratelli uccisi dal padre, segnalato più volte a vuoto dalla madre dei bambini
Ono San Pietro
Ono San Pietro
Ono San Pietro
Ono San Pietro

Sono trascorsi dieci anni da quel terribile 16 luglio 2013, dal giorno in cui Davide e Andrea Patti, due fratelli giovanissimi, vennero soffocati dal padre a Ono San Pietro, e il dramma sarà ricordato in due momenti: una camminata e una messa di suffragio. Oggi, 15 luglio, sarà il turno di «In cammino...», con partenza dal cimitero del paese alle 7, soste di riflessione sul percorso e, alle 11 nella località Plaurec, la messa davanti al cippo col parroco don Pierangelo Pedersoli. Una seconda funzione è prevista domani alle 20 nel cimitero.

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Il ricordo

In paese questa storia buia non è di certo stata dimenticata, e periodicamente l’assassinio dei due piccoli (il padre Pasquale Iacovone sta scontando l’ergastolo) è oggetto di discussione e di ricordo. In quella mattinata la notizia del doppio omicidio attraversò subito tutta la valle e richiamò inevitabilmente l’assalto dei media nazionali, che restarono a Ono per giorni. Al centro dell’attenzione c’era anche la madre dei bambini, Erica Patti, che nel tempo, prima della tragedia, aveva presentato alle forze dell’ordine ben dieci denunce per violenza e stalking da parte di Iacovone che nessuno aveva ascoltato. Fino all’epilogo. In questi anni la memoria di Davide ed Andrea è stata tenuta viva, il loro caso sempre attualizzato proprio da questa donna, che col fratello Omar ha costituito nel 2015 l’associazione di promozione sociale «Dieci» con lo scopo di sostenere le famiglie in difficoltà, in particolare i bambini e le donne vittime di ogni forma di violenza, promuovendo un cambiamento culturale.

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Una denuncia infinita

L’associazione ha promosso e promuove tante iniziative, e lo scorso anno è arrivata anche la pubblicazione del libro scritto con grande forza d’animo dalla stessa Erica, e intitolato «Col senno di poi. Uccisi e bruciati dal padre». Tornando alla memoria, nel cartellone delle due giornate è prevista anche l’intitolazione ai due bambini del nuovo oratorio del paese. 

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