la corsa alla presidenza

Confindustria, lettera ai saggi per far riammettere Antonio Gozzi: "Vasto consenso che non è stato riconosciuto"

Dopo la sua uscita la sfida è rimasta a due: tra il ligure Edoardo Garrone e l'emiliano Emanuele Orsini: il voto, il prossimo 4 aprile

Dall'entourage di Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, viene dato per certo il superamento della soglia di consenso del 20% dei voti assembleari che avrebbe dovuto garantirgli l'ammissione di diritto al voto: è una circostanza che, tecnicamente, avrebbe dovuto togliere ai saggi ogni margine di discrezionalità. Non è andata così. Saranno quindi gli stessi saggi a chiarire in che misura il consenso per Gozzi ha trovato riscontro nelle consultazioni e - nel caso in cui dovesse trovare conferma il raggiungimento del 20% - ad indicare per quali eventuali altre ragioni questa base di consenso non è stata riconosciuta.

La decisione dei saggi

La lettera con cui i saggi hanno comunicato la chiusura della loro istruttoria e la scelta di ammettere solo due candidature (anche questo caso con riservatezza, rivolgendosi solo all'interno di Confindustria) fa cenno anche a "puntuali valutazioni di merito", in coordinamento con i probiviri, "sul rispetto dei comportamenti richiesti dallo statuto".

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"Valutazioni che evidenzieremo nella nostra relazione della prossima settimana", hanno scritto giovedì sera i saggi, comunicando la conclusione delle consultazioni e la decisione di ammettere al voto Edoardo Garrone e Emanuele Orsini.

La lettera

La lettera che chiede di riammettere Antonio Gozzi parla di "un vasto consenso in territori ad alta presenza manifatturiera, a Nord, al Centro e al Sud (Cremona, Bergamo, Brescia, Savona, Napoli, Taranto, Reggio Emilia, Umbria, Treviso, Vicenza, Verbania) e in settori significativamente rappresentativi dell'industria italiana (tra gli altri farmaceutica, moda, legno e arredo, chimica, acciaio, vetro, carta, cemento, fonderie, meccanica varia, gas)".

E si sostiene: con l'esclusione del presidente di Federacciai "a larghe porzioni di base associativa è stato impedito il diritto di esprimersi". Sulle valutazioni fatte faranno chiarezza i saggi mentre appare improbabile un passo indietro rispetto a decisioni prese e già ufficializzate.

I rumors

Intanto nel clima regnano i rumors (complice anche l'obbligo di riservatezza che lascia spazio a quanto trapela e alle indiscrezioni): tra le voci che si rincorrono non si esclude un possibile ricorso formale di Antonio Gozzi pur con qualche perplessità sulla percorribilità tecnica (che sarà chiara solo quando sarà noto l'esito delle consultazioni, quindi le valutazioni dei saggi) ma anche sull'opportunità politica di una iniziativa che formalizzerebbe un clima di scontri, e di veleni, che in ogni caso in questi mesi non ha fatto bene all'associazione degli industriali.

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