Stefano Vitale,
commesso gentiluomo
tra gli scaffali

di Irene Panighetti
Il sorriso di Stefano Vitale: sono in tanti a sostenere il commesso dell’Esselunga della Volta a Brescia
Il sorriso di Stefano Vitale: sono in tanti a sostenere il commesso dell’Esselunga della Volta a Brescia
Il sorriso di Stefano Vitale: sono in tanti a sostenere il commesso dell’Esselunga della Volta a Brescia
Il sorriso di Stefano Vitale: sono in tanti a sostenere il commesso dell’Esselunga della Volta a Brescia

«Una sorridente e lieta sorpresa»: Stefano Vitale commesso alla Esselunga di via della Volta non avrebbe mai sperato di trovarsi così in alto nella classifica dei «Commessi dell’anno» di Bresciaoggi. Con un temperamento modesto e schivo, mai e poi mai si sarebbe sognato di ricevere così tanti apprezzamenti; eppure nelle scorse settimane ha ricevuto voti «e mi piacerebbe davvero sapere da chi, se clienti o amici o… perché mai avrei pensato ottenere un risultato del genere – ribadisce – Però adesso che siamo in ballo… balliamo!» Quarantacinque anni, residente nella zona dove lavora, dal 1998 è in Esselunga: «Dopo il diploma in ragioneria e in attesa di partire per il servizio di leva, ho mandato un paio di domande di lavoro, come facevano tutti i ragazzi della mia età; a quel tempo non c’era bisogno di inviare curricula ovunque, c’erano più possibilità di trovare un posto in poco tempo e infatti son stato chiamato da Esselunga e non... dallo Stato. Infatti quell’anno c’era un esubero e la leva è saltata». Inizialmente si era anche iscritto all’università ma poi ha deciso di mettere nel lavoro tutto se stesso, anche perché «mi sono trovato subito bene in questa azienda – riconosce – e quindi non avevo nessuna motivazione per rimettermi in gioco e cambiare». OGGI, DOPO 22 ANNI di lavoro, Vitale nota i grandi cambiamenti avvenuti: «La clientela è molto più esigente, a volte deve essere aiutata, altre sopportata perché capitano persone che ti trattano con poco rispetto ma è importante avere sempre premura, osservare il cliente in tutta la sua personalità e non lasciarsi prendere dalle reazioni negative». Un approccio conciliante e gentile, che probabilmente è uno dei fattori che ha contribuito a fargli ottenere voti senza nemmeno sapere di essere in gara. «Non ho proprio idea di chi abbia deciso di scegliere proprio me per la propria preferenza al contest di Bresciaoggi, anche perché non sono sempre a contatto con il pubblico, anzi, spesso svolgo mansioni in magazzino o tra gli scaffali, a differenza di chi sta alle casse che invece ha a che fare con le persone molto più di me». Però chi gli chiede un’indicazione o un suggerimento riceve sempre una risposta appropriata e soprattutto gentile. E di questi tempi non è scontato. Ma Stefano Vitale, pur essendo un uomo giovane, pare proprio un cavaliere d’antan: «Sono convinto che la cortesia non sia una dote necessariamente femminile, anzi, credo che per un uomo essere cortese sia normale. Almeno, lo è per me...». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti