L’INIZIATIVA DI BRESCIAOGGI.

Ecco il gustoso piacere al sapore di «Ciocolat»

di Luciano Scarpetta
Alcuni dei gusti proposti dalla gelateria gardesana
Alcuni dei gusti proposti dalla gelateria gardesana
Alcuni dei gusti proposti dalla gelateria gardesana
Alcuni dei gusti proposti dalla gelateria gardesana

Luciano Scarpetta Il viaggio nei gusti «sottozero» della riviera del Parco, nell’ambito della sfida delle gelaterie lanciata da Bresciaoggi, non può non iniziare dalla gelateria Ciocolat di Toscolano Maderno, per il quarto anno consecutivo su quattro edizioni della neonata guida di settore del Gambero Rosso in vetta alla classifica dei templi bresciani del gelato. È infatti questa l’unica sul Garda a «due coni», riconoscimento concesso in provincia solo a 6 gelaterie: a Brescia Alimento in via Agostino Gallo, Bedussi in via Crocifissa di Rosa, Possi Gelatieri in via Triumplina, Gelateria Ribera in Via XX Settembre, Ciocolat appunto a Toscolano Maderno e Gelateria Mille a Verolanuova. Sempre sul Garda con un cono Vassalli a Polpenazze e La Casa del Dolce di Salò; infine, ecco la Bottega del Gelato di Leno con un cono. Qui a fianco della Gardesana però il concetto della gelateria tradizionale è stravolto dall’offerta destagionalizzata dei prodotti e dalle new entry dei prodotti di pasticceria secca: «Basta con il cliché della gelateria aperta da marzo a ottobre con il binomio gelato-frappè» affermano in coro il gargnanese Andrea Florioli e la moglie salernitana Carmela Grotta. Una scelta apprezzata dalla clientela che, dopo le imposte astinenze pandemiche, sta recuperando in fretta voglia di golosità.

OLTRE AI GUSTI CLASSICI, gettonatissimo è quello al pistacchio (di Bronte, of course) e le coppe gourmet di materie prime a filiera corta impreziosite da abbinamenti di gelato a verdure condite e olio di varietà Casaliva locale. Ai vertici della personalissima hit del gusto made in Ciocolat, il limone di Gargnano (prodotto con limoni della limonaia Brolo della famiglia Feltrinelli), così come il Mandorlato, la Crema di una volta, cioccomenta e Cara Gargnano, gelato realizzato con cioccolato bianco scorza di limone e capperi al sale (di Gargnano) dell’azienda agricola Valerio Giacomini. Tutto proposto con igiene e pulizia maniacale e descrizioni degli ingredienti dei gelati, capaci di accontentare ogni tipo di esigenza alimentare. Non mancano inoltre semifreddi e torte al gelato, cannoli siciliani e salame di cioccolato, cornetti e deliri di «stecchi» al gianduia, vaniglia e fragola, panna, cioccolato e mandorla, senza contare i calippi alla frutta. Nella prima edizione della guida del Gambero Rosso, Ciocolat oltre ai due coni aveva guadagnato anche il premio di «miglior gelateria emergente». Il segreto? «Nessuno in particolare – spiega Carmela Grotta ex studentessa di Cast Alimenti, oggi docente del corso di alta formazione per gelatiere dopo essere stata a Sirmione, a Padova, a Londra, sempre per gestire attività altrui e acquisire esperienza sul campo -: dopo anni di cura maniacale per le materie prime e la lavorazione (il laboratorio è sul retro del banco) il nostro punto di forza è il feeling che si è creato con i nostri clienti. Ormai si fidano di noi e il fattore umano è la base per il nostro gelato». •

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