Wine

Momento magico per il Franciacorta: «Raccolti i frutti del duro lavoro»

di Claudio Andrizzi
Il Consorzio si guadagna il secondo posto nella «Top 10 Wine Destinations» di VinePair

Il Consorzio Franciacorta si prepara ad archiviare Vinitaly con un bilancio positivo: l’expo veronese come primo giro di boa di un 2024 partito subito in quarta, con tanta voglia di fare, ripensare, rinnovare, aggiornare. Prima il lancio della Carta dei Vigneti e delle Zone, poi il restyling dell’immagine con il lancio del nuovo marchio, ora una nuova campagna pubblicitaria all’insegna del claim «Celebrate Any Moment».

In mezzo appuntamenti di grande rilevanza come la Conferenza internazionale sul vino che venerdì scorso, 12 aprile, ha portato in Franciacorta 28 delegazioni delle principali nazioni produttrici insieme al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Mettiamoci anche il piazzamento al secondo posto nelle «Top 10 Wine Destinations» di VinePair e la sensazione è davvero quella di un momento particolarmente felice per la denominazione delle bollicine «made in Bs».

L’intervento dal Vinitaly

«Sì, è un momento di grande soddisfazione – ha confermato a Verona il presidente del Consorzio Silvano Brescianini, intervistato nello spazio di Casa Athesis dal vice direttore di Bresciaoggi Giulio Tosini -. Sono abbastanza vecchio per ricordarmi quando, negli anni ‘80 e ‘90, Brescia non era esattamente la provincia più importante nella mappa del vino italiano: oggi grazie al nostro lavoro, ma anche a quello degli amici di Lugana e Valtènesi e delle altre zone, Capriano, Botticino, Valcamonica, la nostra provincia ha ormai un suo peso specifico con vini diversi dall’identità ben precisa».

Ancora viva l’emozione per il grande evento di venerdì scorso che ha in qualche modo anticipato Vinitaly. «Ho ringraziato personalmente in più occasioni il ministro Lollobrigida per aver portato da noi un appuntamento così importante che segna i 100 anni di Oiv ed è stato celebrato da delegazioni di ministri europeo ed internazionali fino alla Nuova Zelanda: è stato davvero un grande onore».

Effetti positivi anche sul fronte commerciale

Ma soprattutto, nonostante l’economia non stia vivendo un periodo particolarmente felice, ci sono riscontri positivi anche sul fronte commerciale. «Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro delle nostre produttrici e produttori – ha sottolineato Brescianini -. Un impegno che va poi correttamente comunicato: per questo abbiamo deciso di dotarci di una struttura interna che ci aiuta a raccontare ai consumatori chi siamo, cosa facciamo, dove siamo, la nostra storia e le nostre radici oltre al nostro lavoro di ricerca su un tema per noi molto importante come la sostenibilità».

Fra le grandi opportunità del futuro la crescita dell’enoturismo, fenomeno in cui i franciacortini sono stati sicuramente dei precursori. «Vero, da sempre riteniamo che sia fondamentale offrire al consumatore la possibilità di vedere i luoghi, conoscere i produttori, non c’è niente di meglio che fare esperienza a contatto con il territorio soprattutto per introdurre i giovani al mondo del vino, come del resto conferma l’età media piuttosto bassa dell’enoturista. Ci aiuta una posizione strategica, a mezza strada tra Milano e Verona».

Consorzio e Ascovilo

Dalla presidente di Ascovilo Giovanna Prandini è arrivato in queste ore l’invito agli amici franciacortini a rientrare nell’associazione dei consorzi lombardi: come risponde Brescianini? «Siamo stati tanti anni in Ascovilo, poi forse siamo diventati un po’ troppo ingombranti per questa struttura che offre supporto e servizi organizzativi importantissimi soprattutto per i piccoli consorzi che devono avere la possibilità di lavorare esprimendo le loro peculiarità. Il timore è quello di rendere il tavolo poco omogeneo e di dare fastidio. Non è un arroccamento preconcetto, ci piace dialogare con tutti, ma ci sono altre necessità oggettive».

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