Inseparabili nella vita, uniti anche nella morte. Hanno perso la vita in un groviglio di lamiere, uno accanto all’altra. Questo il drammatico destino di Pietro Pelucchi e Antonella Mombelli, marito e moglie di Pontevico, vittime del terribile incidente provocato ieri mattina dalla fitta nebbia che ha avvolto il tratto dell'autostrada A21 tra Manerbio e Pontevico. Sono morti sui sedili della loro auto, finita sotto una bisarca e successivamente schiacciata da un furgone.
Chi sono le vittime del tragico incidente in A21
Pietro Pelucchi, 75 anni, aveva raggiunto la pensione dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. La moglie Antonella Mombelli, nata nel 1955, dedicava buona parte del suo tempo libero collaborando con la Rsa Fondazione Giroldi Forcella Ugoni. «Quando serviva, era sempre pronta a dare una mano. Una persona altruista e generosa, sempre a disposizione del prossimo«, spiega il parroco di Pontevico, monsignor Federico Pellegrini.
La notizia della disgrazia si è sparsa in poche ore. «Anche se le informazioni sono arrivate in modo un po' frammentario – aggiunge monsignor Pellegrini -, ci siamo subito resi conto dell'immane tragedia e dei numerosi feriti provocati dall'incidente, tra cui un ragazzo di 27 anni del nostro paese. Abbiamo subito suonato le campane e in serata, durante la celebrazione dei tridui per i morti, abbiamo rivolto un ricordo proprio a Pietro e Antonella». La coppia lascia un figlio, Fabio, che lavora nel reparto macelleria all'Eurospin. «Siamo vicini a Fabio, una persona sempre sorridente», spiega una cliente del supermercato
L'ultimo saluto
I funerali di Pietro Pelucchi e Antonella Mombelli non sono ancora stati fissati.
La drammatica testimonianza
L'inferno in A21 ha avuto numerosi testimoni, tra cui una 45enne di Cremona, rimasta bloccata in autostrada. «Una situazione surreale – ha raccontato -: le ambulanze arrivavano da ogni parte. C'era un muro di nebbia, ho sentito suoni e fischi e all’ultimo momento sono riuscita a sterzare per evitare un’auto. Il camion dietro di me, per non tamponarmi, ha frenato talmente tanto che gli è scoppiata una gomma. Mi sono sentita catapultata in un inferno».