IN AULA

Bozzoli, l'imputato: «La mia ex ha visto un film. La denuncia di mia zia? Ignobile»

La deposizione: «Sono innocente. Nessuno ha mai visto litigare me e mio zio. Io lo devo solo ringraziare perché mi ha insegnato a lavorare»
Processo Bozzoli in Corte d'Assise a Brescia. Brescia 09 dicembre 2021. Ph Fotolive Fabrizio Cattina
Processo Bozzoli in Corte d'Assise a Brescia. Brescia 09 dicembre 2021. Ph Fotolive Fabrizio Cattina
Processo Bozzoli in Corte d'Assise a Brescia. Brescia 09 dicembre 2021. Ph Fotolive Fabrizio Cattina
Processo Bozzoli in Corte d'Assise a Brescia. Brescia 09 dicembre 2021. Ph Fotolive Fabrizio Cattina

La deposizione dell'imputato Giacomo Bozzoli: «Prima di iniziare voglio dire che dirò tutta la verità perché sono innocente. Dirò solo la verità». Così si è espresso poco fa l'unico imputato di omicidio volontario e distruzione di cadavere per la morte dello zio Mario (l'imprenditore svanito nel nulla a Marcheno l’8 ottobre 2015) nel processo davanti alla Corte d’Assise di Brescia.
«Tutti dicono che io e mio zio non avevamo buoni rapporti, ma chissà come mai nessuno ha mai visto litigare me e mio zio. Non c’è mai stata nessuna lite con mio zio, lo devo solo ringraziare perché mi ha insegnato a lavorare. Non so che fine abbia fatto lo zio, sono sei anni e due mesi che sento solo suggestioni» ha detto Giacomo Bozzoli rispondendo alle prime domande dei pm.
«Ho salvato il nome di mio zio sul cellulare come "merda" per due mesi e poi ho messo zio Mario. È stata una bambinata ma non era associata a mio zio Mario: è quello che lui mi diceva quando pesava il materiale. Diceva che c’era dentro tanta merda».
Ma nella deposizione dell'imputato trova anche spazio l'attacco alla moglie di Mario Bozzoli. «Non la vedevo mai. La denuncia che ha fatto il giorno dopo è stata ignobile. Ha puntato il dito contro la mia famiglia. Non so spiegarmi perché l'abbia fatto. Sono entrato in caserma alle 15.30 e sono uscito alle 21.30 e - prosegue l'imputato piangendo - c’erano fuori ad aspettarmi la mia compagna e mio figlio».
La deposizione prende anche altre direzioni: «Sono sei anni e due mesi che mi chiedo che fine abbia fatto mio zio. E non mi sono ancora dato una risposta. Quando l’operaio Ghirardini si è suicidato ci ha lasciato un po' perplessi» ha rimarcato Giacomo Bozzoli. «Inizialmente pensavo a un malore o, visto che gli piacevano le donne, che poteva essere andato via qualche giorno» ha detto l'unico imputato.
L'imputato in mattinata ha parlato anche della sua ex fidanzata. «Per me lei ha visto un film su Sky. Ha detto un sacco di stupidaggini. Aspettava quel momento per farmi del male e rovinarmi la vita». Così Giacomo Bozzoli a proposito del presunto piano con intenti omicidi che la sua ex ha raccontato agli inquirenti in una testimonianza ritenuta «chiave». La donna parlò del fatto che Giacomo durante la loro relazione le avrebbe svelato un piano per uccidere lo zio.
«Ha detto che facevo la roulette russa con lei ma uno che fa una cosa del genere è da rinchiudere in manicomio» ha proseguito l'imputato commentando la testimonianza di lei.  «

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