cittadini al voto

Affluenza: in città sale leggermente al 57,84%

I candidati ai seggi elettorali - foto OnlyCrew

Sono 148 mila i residenti aventi diritto a Brescia chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco e i consiglieri comunali.  Urne chiuse alle 15 di lunedì 15 maggio. Quattro i candidati in corsa per la Loggia e 18 le liste in loro supporto. Due le possibilità: se qualcuno degli aspiranti sindaco riesce a imporsi sugli avversari, ottenendo la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno), la partita si chiude al primo turno. In caso contrario, si tornerà al voto il 28 e 29 maggio. Al voto anche 16 Comuni della provincia. Qui le liste dei candidati e  qui gli aggiornamenti

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AFFLUENZA ORE 15  DI LUNEDI' 15 MAGGIO

Urne chiuse alle 15 di oggi, il primo step riguarda gli attesi dati sull'affluenza al voto nel capoluogo: Brescia chiude questa tornata elettorale con il  57,84% degli  aventi diritto al voto.  Un dato in leggera crescita rispetto al 2018 quando alle urne si recò il 57,41% dei bresciani. Sono state 2.279 le persone in più rispetto a cinque anni fa, 85.555 bresciani, ieri e oggi, hanno dato la loro preferenza per uno dei quattro candidati sindaco e per i consiglieri comunali. 

Il dato provinciale: nel capoluogo e nei 16 comuni al voto l'affluenza è del 58,13%, in leggero calo rispetto al 2018 quando fu 59,22%. Qui tutti i dati Comune per Comune 

 

AFFLUENZA ORE 23 DI DOMENICA 14 MAGGIO

Alle 23 è stato rilevato il terzo e ultimo dato della giornata relativo all'affluenza ai seggi a Brescia e nei 16 comuni della provincia. La media provinciale è del 45,04%, in calo rispetto al 59,22% della precedente tornata elettorale registrato alla stessa ora. A Brescia capoluogo ha votato il 44,59%, in calo rispetto al 57,41% registrato alla stessa ora del 2018 - è da evidenziare che nel 2018 si votò una sola giornata - e in linea con il 2013 che si votò su due giorni attestandosi al 47,70%. I Comuni nel Bresciano che alle 23 hanno superato il 50% di cittadini alle urne: Borno, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Malonno e Milzano. Il dato più basso invece si registra a Castelcovati fermo al 33,01%.

Qui tutti i risultati Comune per Comune

In Italia: il dato definitivo alle ore 23 dell’affluenza alle elezioni comunali, per i Comuni seguiti dal Viminale, è del 46,39% in calo rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 59,89%.

 

AFFLUENZA ORE 19 DI DOMENICA 14 MAGGIO

Alle 19 è stato rilevato il secondo dato relativo all'affluenza ai seggi a Brescia e nei 16 comuni della provincia. La media provinciale è del 37,45%, in calo rispetto al 43,41% della precedente tornata elettorale registrato alla stessa ora. A Brescia capoluogo ha votato il 36,70%, in calo rispetto al 41,09% registrato alla stessa ora del 2018 - è da evidenziare che nel 2018 si votò una sola giornata - e in linea con il 2013 che si votò su due giorni.

Tre i comuni nel Bresciano che alle 19 hanno superato il 50% di cittadini alle urne: Berzo Demo, Berzo Inferiore e Milzano. A Malonno votano il 49,19% degli aventi diritto. Il dato più basso invece si registra a Castelcovati fermo al 28,23%.

Qui tutti i risultati Comune per Comune

In Italia: il dato definitivo alle ore 19 dell’affluenza alle elezioni comunali, per i Comuni seguiti dal Viminale, è del 37,22% in calo rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 43,82%.

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LITIGI AI SEGGI TRA RAPPRESENTANTI DI LISTA

Ha portato a richieste di chiarimenti alle forze dell'ordine, nella mattinata di domenica 14 maggio, la presenza di numerosi rappresentanti di lista ai seggi, che sfoggiavano sul petto le spille del candidato sindaco o delle liste che lo sostengono. Una presenza, quella dei rappresentanti "con spilla" attribuibile in particolare agli esponenti del centrodestra pro Rolfi che, a quanto si è appreso, sarebbe piuttosto cospicua e quindi facilmente - anche se magari non sempre favorevolmente - percepibile dagli elettori. Tutto, in ogni caso si sarebbe svolto senza problemi particolari, grazie alla presenza delle forze dell'ordine. Secondo quanto previsto dalla legge i rappresentanti di lista possono (anzi, è meglio che lo facciano per identificarsi con trasparenza e a colpo d'occhio) indossare un simbolo.

Una signora, invece, "nel seggio 913 - riferiscono dal centrodestra - ha fatto verbalizzare di essere stata pesantemente insultata da un rappresentante di lista "Brescia 2030 Morelli per Castelletti solo perché leggeva le liste a sostegno di Rolfi".  Immediata la risposta del leader bresciano del Psi Lorenzo Cinquepalmi: "Stamattina sono dovuto intervenire in un seggio della scuola primaria Calini dove un rappresentante di lista di "Brescia 2030 Morelli per Castelletti" è stato verbalmente aggredito da numerose rappresentanti del centrodestra, con la falsa accusa di aver fatto propaganda elettorale e di avere insultato una delle stesse esponenti rolfiane. Un evidente e maldestro tentativo di controbilanciare i numerosi episodi di volantinaggio ai seggi della destra. Accertato che l'episodio fosse verbalizzato, nei prossimi giorni farò accesso agli atti", dichiara.

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AFFLUENZA ORE 12 DI DOMENICA 14 MAGGIO 

Alle 12 è stato rilevato il primo dato relativo all'affluenza ai seggi a Brescia e nei 16 comuni della provincia.

La media provinciale è del  14,91%, in calo rispetto al 19,27% della precedente tornata elettorale registrato alla stessa ora.

A Brescia capoluogo ha votato il 14,23%, in calo rispetto al 18,08 % registrato alla stessa ora del 2018. Ma è da evidenziare che nel 2018 si votò una sola giornata

Qui tutti i risultati Comune per Comune

In Italia: il dato definitivo alle ore 12 dell’ affluenza alle elezioni comunali, per i comuni seguiti dal Viminale, è del 14,21% in calo rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 19,34%.

Seggi aperti e tessera elettorale

Il seggio in cui recarsi (a Brescia sono 203 totali) è indicato sulla tessera elettorale, della quale ogni cittadino deve essere munito assieme ad un documento di identità valido. Gli uffici dell'anagrafe comunale resteranno aperti secondo appositi orari per le due giornate di voto al fine di consentire a chi avesse smarrito i propri documenti o si accorgesse che non sono più validi di disporre di un nuovo documento. 

I seggi, a Brescia e nei 16 comuni della provincia al voto, hanno aperto stamane alle ore 7. Domenica 14 maggio  rimarranno aperti fino alle ore 23 e domani, lunedì 15, saranno aperti dalle ore 7 alle ore 15.

I candidati sindaco a Brescia

Sono quattro: Laura Castelletti, attuale vicesindaco, sostenuta dal centrosinistra, quindi Alessandro Lucà, per la coalizione di Unione Popolare e Partito Comunista Italiano con il Movimento 5 Stelle. Corre anche Alessandro Maccabelli, sostenuto dalla lista civica Maddalena. Infine, Fabio Rolfi per il centrodestra, già vicesindaco a Brescia ai tempi della giunta Paroli e assessore regionale all’Agricoltura in quota Lega.

In totale sono 18 le liste in campo per 553 candidati in cerca di uno dei 32 posti disponibili in Loggia. Essendo Brescia un Comune con più di 15mila abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati.

Leggi anche Visioni al bivio e l'appello al voto

Laura Castelletti è stata la prima candidata a recarsi al voto al seggio allestito nelle aule del Liceo Arnaldo

Laura Castelletti al liceo Arnaldo

 

Il secondo candidato che si è presentato alle urne è stato Fabio Rolfi, che ha votato alle scuole del Villaggio Violino

 

Fabio Rolfi al Villaggio Violino

 

È toccato poi ad Alessandro Maccabelli, che ha votato in via Nino Bixio 

Il candidato Alessando Maccabelli

e al quarto candidato Alessandro Lucà, che ha espresso il suo voto alla scuola Romanino

Alessandro Lucà al voto   Come si vota

L’elettore può esprimere il proprio voto sostanzialmente in tre modi:

  • tracciando un segno solo sul nome del candidato sindaco (in questo caso il voto va soltanto al candidato sindaco)
  • tracciando un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco (in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista prescelta)
  • tracciando un segno sul nome di un candidato sindaco e su una lista che sostiene un altro diverso candidato (il cosiddetto voto disgiunto). In questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

 

L’elettore ha anche la possibilità di indicare (cioè scrivere) solo il consigliere candidato (va messo il cognome o il nome e cognome) in una determinata lista e in quel caso il voto va alla sua lista, al candidato sindaco e, ovviamente, al candidato consigliere. È confermata la doppia preferenza di genere, che debuttò nel 2013. Oltre ad indicare, come visto sopra, il candidato sindaco e la lista, si possono esprimere fino a un massimo di due preferenze, scrivendo il nome e cognome, o soltanto il cognome, dei candidati. Tuttavia bisogna prestare molta attenzione, perché le due preferenze vanno indirizzate a un uomo e a una donna, che devono appartenere alla stessa lista prescelta. Se l’elettore esprime due preferenze entrambe per candidati maschi o entrambe per candidate di sesso femminile, la seconda preferenza espressa sarà annullata. È comunque sempre possibile esprimere una sola preferenza, scrivendo cioè un solo nome. Quando si effettua il voto disgiunto - cioè si indica un candidato (o due nel caso di maschio e femmina) di una lista e il candidato sindaco di un altro schieramento - il voto va alla lista del (o dei) candidato/i consigliere e al candidato sindaco dell’altro schieramento.

Sistema proporzionale

Il sistema elettorale con cui vengono ripartiti i seggi è proporzionale: il 60% dei posti disponibili vanno automaticamente alle liste che appoggiano il sindaco che risulta eletto. Il rimanente 40% viene spartito, tra le altre liste, in maniera proporzionale al numero di voti ricevuti da ciascuna. È proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + un voto).

Eventuale ballottaggio il 28 e 29 maggio

Nel caso in cui nessun candidato a sindaco ottenga tale risultato, si procede al secondo turno di votazione (ballottaggio), da effettuarsi la seconda domenica successiva (28 - 29 maggio 2023), tra i due candidati a sindaco che hanno ottenuto il maggiore numero di voti validi nel primo turno di votazione. In caso di parità di voti validi tra i candidati alla carica di sindaco, è ammesso al ballottaggio il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste per l'elezione del consiglio comunale che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva.

Al secondo turno di votazione è proclamato eletto sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi. In caso di parità di voti validi, è proclamato eletto sindaco il candidato appoggiato dalla lista o dal gruppo di liste più votati. In caso di ulteriore parità di voti validi, viene proclamato eletto sindaco il candidato più anziano di età.

Cosa succede dopo l'elezione del sindaco

Una volta eletto il sindaco viene anche proclamato il consiglio comunale e, per stabilire la sua composizione, si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno di votazione e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo turno. Nel 2018 su 145.122 aventi diritto al voto (oggi sono 147.916) andarono i seggi 83.276 il 57,4% degli aventi diritto di questi il 57 per cento era maschio. Ora l’ultima parola spetta alle urne con l’ombra lunga dell’astensione che potrebbe incidere sul risultato finale dell’elezione. Del resto i dati delle ultime regionali non sono confortanti in questo senso e gli appelli al voto sono stati fatti proprio sugli indecisi. •

 

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