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Terrorismo, il foreign fighter bresciano si difende: "Mai affiliato all'Isis e sono innocente"

di Paolo Cittadini
Il 29enne di Gavardo è accusato di avere torturato nel 2014 un ragazzino di 14 anni mentre si trovava in Siria dopo essersi arruolato tra le fila dell’Isis
Samir Bougana nel 2019 era stato prelevato in Siria dove si trovava in stato di cattura. Dal 2020 è in carcere, dove gli è stata notificata la nuova ordinanza di custodia cautelare
Samir Bougana nel 2019 era stato prelevato in Siria dove si trovava in stato di cattura. Dal 2020 è in carcere, dove gli è stata notificata la nuova ordinanza di custodia cautelare
Samir Bougana nel 2019 era stato prelevato in Siria dove si trovava in stato di cattura. Dal 2020 è in carcere, dove gli è stata notificata la nuova ordinanza di custodia cautelare
Samir Bougana nel 2019 era stato prelevato in Siria dove si trovava in stato di cattura. Dal 2020 è in carcere, dove gli è stata notificata la nuova ordinanza di custodia cautelare

Si avvia alla conclusione il processo a carico di Samir Bougana, il foreign fighter di 29 anni di Gavardo accusato di avere torturato nel 2014 un ragazzino di 14 anni mentre si trovava in Siria dopo essersi arruolato tra le fila dell’Isis. Bougana, già condannato a 4 anni per terrorismo (ha terminato di scontare la pena a ridosso dell’arrivo della misura cautelare), per l’accusa avrebbe torturato il giovanissimo (vive in Germania dove ha ottenuto asilo) con botte e scariche elettriche provocandogli danni permanenti. 

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Era stato proprio il siriano a denunciarlo: "Sono innocente, non lo conosco - ha ribadito il 29enne - non capisco perché lo abbia fatto. Ero in Siria per aiutare la popolazione oppressa dal regime, ma non facevo parte dell'Isis anche se vivevo nello Stato islamico".

Prossima udienza il 3 maggio per discussione delle parti e sentenza.

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