C’è il via libera del sindaco, che ha firmato ieri mattina l’ordinanza, per poter riaprire 23 delle attività presenti al centro commerciale «Le Vele» di Desenzano: sono i locali non danneggiati dal furioso incendio di martedì, che potranno adesso risollevarsi dopo la grande paura e lo scampato pericolo. Questo nella stessa giornata in cui gli specialisti del Nia, il Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco ha iniziato a raccogliere elementi utili a stabilire con certezza quali siano state le cause del rogo che ha ridotto a uno scheletro annerito la parte sud del complesso commerciale, per le fiamme scaturite dal tetto del negozio ex Obi, dove erano in corso lavori di ristrutturazione.
Le attività che possono riaprire al centro commerciale Le Vele di Desenzano
Dunque se fino a ieri mattina era tutto chiuso, torna possibile l’accesso alla struttura per operatori e clientela, comprese le vie pedonali e l’area parcheggio, con l’ovvia eccezione delle aree ancora sotto sequestro giudiziario, ovvero quelle più seriamente devastate dal rogo. Per le 23 attività che hanno ricevuto dal primo cittadino il semaforo verde, vigono alcune condizioni per poter riaprire: verificare la sicura funzionalità degli impianti e, come recita l’ordinanza firmata dal sindaco Guido Malinverno, «rimuovere i residui cinerei aerodispersi al fine di ripristinare le condizioni igieniche sanitarie».
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Può essere interessante anche per la cittadinanza, essendo il centro «Le Vele» a ridosso dell’abitato alla porta della città, sapere dunque quali attività possono ripartire. Eccole in elenco:
nella galleria al piano terra
- supermercato Lidl
- Arcaplanet
- Toys
- Prenatal
- Scarpe & Scarpe
- Oviesse
- Conbipel
- bar Delicious
nella galleria al primo piano:
- Magazzino delle firme
- farmacia comunale
- Takko
- Invidia Uomo
- Scorpion Bay
- I love Bill
- Via Condotti
- Stroili Oro
- tabaccheria Emy
- Casanova
- libreria Giunti al Punto
- profumeria Douglas e Imperial
nella «Torre cinque», la più vicina alla zona da cui si è sviluppato l’incendio:
- Trony
- ambulatori Benacus
Quanto allo Sport Specialist, colpito al secondo dei due piani, l’accesso viene subordinato alle verifiche sulle infiltrazioni d’acqua che si erano verificate in seguito a un cedimento dell’impianto causato dall’incendio, dunque con tempi più lunghi.
Cosa resta chiuso
Niente da fare purtroppo per i locali che l’incendio ha aggredito direttamente: fra questi l’ex Obi e anche la sede decentrata dell’Azienda socio-sanitaria Asst Garda che ospitava servizio vaccinale e lo sportello per esenzioni, il servizio vaccini e altre funzioni di sanità. Un’area questa che rimane interdetta e sotto sequestro anche perché, come recita l’ordinanza riportando i riscontri tratti dai Vigili del fuoco, «non garantisce la protezione da cadute dall’alto, poiché totalmente danneggiata al piano secondo della Torre cinque». Una ripartenza dunque parziale, ma poteva finir peggio per tutti. •.