IL CONFRONTO

Liceo Arnaldo, l'assemblea sul caso del bidello Gerardo si chiude nel caos

di Luca Goffi
Tentativo di dialogo burrascoso tra preside e studenti. Secondo la versione dei ragazzi, la preside avrebbe preso per il braccio un ragazzo che contestava la decisione di mettere fine all'incontro

Acque sempre più agitate al liceo Arnaldo dopo la vicenda del bidello Gerardo, a cui la preside avrebbe chiesto di lavare l’auto in cortile.

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L’assemblea convegno convocata dalla dirigente Tecla Fogliata e nata sotto i migliori auspici ha avuto un epilogo burrascoso. Al punto che, secondo gli studenti, un ragazzo sarebbe stato «preso per il braccio» nel tentativo di essere condotto in presidenza.

Due assemblee per il biennio e il triennio

In attesa della versione di Fogliata - che, interpellata, non rilascia dichiarazioni - sono gli alunni dell’Arnaldo a raccontare i fatti dal loro punto di vista. Due le assemblee che si sono susseguite. Nella prima, per il biennio, l’aula magna dalla capienza di 90 posti si è riempita oltre il consentito e diversi ragazzi sono stati costretti a sedersi nel corridoio per ascoltare, mentre altri hanno desistito tornando nelle loro aule. Perciò la seconda assemblea per il triennio si è tenuta in cortile, il luogo della discordia in cui la settimana prima si era svolta la manifestazione a sostegno di Gerardo. E ieri l’esito è stato persino peggiore.

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La preside sospende la seduta, lo studente si ribella

Dall’esterno dell’istituto arrivavano boati di approvazione al termine di ogni intervento dei ragazzi. Secondo le testimonianze degli studenti, la preside nel momento di maggior difficoltà avrebbe deciso di sciogliere la seduta. La motivazione? La posizione degli studenti sarebbe «frutto di una strumentalizzazione». A quel punto un ragazzo rivolgendosi ai compagni avrebbe detto: «Ci lasciamo calpestare così. Non è giusto. Non dobbiamo tornare in classe, questa è la nostra assemblea». E così la dirigente scolastica lo avrebbe preso per il braccio e lo avrebbe invitato a seguirla in presidenza. Lì, il giovane avrebbe chiesto la presenza del professore Tonoli (uno dei due vicepresidi che si sono recentemente dimessi) e avvertito i propri genitori, che sono arrivati a scuola.

Anche la Digos arriva al liceo

Anche la Questura è stata avvisata e gli agenti della Digos si sono presentati all’Arnaldo, ma, non riscontrando alcun elemento grave, sono subito ripartiti. Non sembra che lo studente «contestatore» abbia ricevuto delle sanzioni disciplinari. Gli alunni dell’Arnaldo interpellati ribadiscono di comprendere tutte le difficoltà umane della dirigente, consapevoli che stia attraversando un periodo di solitudine e di tensione, ma ribadiscono: «Da oggi (ieri, ndr) quello che era un attrito tra docenti e preside è diventato un problema che ci riguarda».

Nuova richiesta di assemblea in arrivo

Domani, altra giornata di fuoco. I giovani sono determinati nel chiedere un’assemblea per affrontare i problemi del liceo. Basterebbe il 10% degli studenti per convocarla, ma stanno predisponendo un modulo per ogni classe per dimostrare quanto la richiesta sia sentita. A maggior ragione dopo la conclusione burrascosa di ieri. •.

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