il caso

Il personale del liceo Arnaldo: «Inaccettabile clima intimidatorio»

di Luca Goffi
Il documento scritto da docenti e non docenti riunitisi in assemblea sindacale venerdì
I post it di vari colori con la scritta «Io sono Gerardo», il nome del bidello
I post it di vari colori con la scritta «Io sono Gerardo», il nome del bidello
I post it di vari colori con la scritta «Io sono Gerardo», il nome del bidello
I post it di vari colori con la scritta «Io sono Gerardo», il nome del bidello

Aggiornamento di sabato 22 ottobre 2022.
Senza se e senza ma, il personale del liceo classico ravvisa gli estremi «per chiedere alle autorità competenti un intervento che riporti, per il bene di tutti, alunni in primis, dialogo, serenità e democrazia». Docenti e non docenti del liceo Arnaldo di Brescia si sono riuniti in assemblea sindacale venerdì 21 ottobre. Erano presenti all’assemblea 57 persone: ben 56 dei presenti hanno approvato il documento, quindi si è sfiorata l'unanimità.
Nel testo reso pubblico emerge che i partecipanti hanno espresso «indignazione per l’inaccettabile clima intimidatorio instaurato dalla Dirigente con comportamenti e azioni che hanno leso la dignità di coloro che, con passione ed impegno, lavorano all’interno del nostro Istituto. Tali comportamenti disattendono il principio regolatore dei rapporti interpersonali posto come condizione imprescindibile per il corretto svolgimento della vita della comunità scolastica, nell’articolo 2 del regolamento interno della nostra scuola».

Il comunicato: «Azioni antisindacali, affermazioni false»

Il personale del liceo classico denuncia altresì «azioni platealmente antisindacali; affermazioni false e lesive, diffuse anche a mezzo stampa, dell’onorabilità professionale e umana di tutto il personale scolastico, che non corrispondono in alcun modo alla realtà e alla storia del nostro Liceo; azioni autoritarie della dirigente scolastica che di fatto minacciano la costruzione della scuola come ”comunità educante” di dialogo, ricerca, esperienza sociale informata a valori democratici e finalizzata alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni».

Studenti e studentesse all'uscita dal liceo Arnaldo di Brescia
Studenti e studentesse all'uscita dal liceo Arnaldo di Brescia

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Il riassunto della vicenda avvenuta al classico

Da una settimana il liceo classico Arnaldo da Brescia è in fibrillazione. La causa: la richiesta avanzata dalla preside Tecla Fogliata al bidello Gerardo Petruzzelli di lavare il parabrezza della propria auto. Il fatto è avvenuto giovedì 13 ottobre. Ma in realtà l’evento che ha destato l’attenzione dell'opinione pubblica, con la massiccia solidarietà espressa dalla frase «Io sono Gerardo» rimbalzata ovunque, è avvenuto il giorno seguente. Gli studenti, che già avevano sentito voci in merito all'accaduto, hanno visto arrivare a scuola alcuni docenti con i post-it appiccicati sui maglioni e i vestiti: foglietti di vari colori con la scritta «Io sono Gerardo», appunto. I ragazzi hanno così cominciato a manifestare per i corridoi della scuola. Si è svolta una partecipata assemblea nel cortile del liceo classico e i video hanno fatto il giro del web soprattutto tramite i social degli studenti.

I rappresentanti degli studenti, sin dal giorno della manifestazione, hanno cercato di smorzare i toni e, per non far deragliare i binari della discussione, hanno tenuto saldamente tre punti: la richiesta di chiarezza in merito al «parabrezza della discordia», una spiegazione riguardo i cambiamenti che la preside intenderebbe apportare all’istituto e l’auspicio che la frattura tra docenti e dirigente scolastico possa essere appianata. 

Le due versioni discordanti di dirigente e bidello 

Sul fatto al momento ci sarebbero due versioni discordanti: quella della dirigente che afferma di aver chiesto una spugna per pulire il vetro della propria auto e quella del collaboratore scolastico che si sentirebbe vittima di un’imposizione. Ma scavando in profondità ci si accorge che il caso Gerardo sarebbe soltanto la punta dell’iceberg. Infatti il problema riguarderebbe la visione discordante tra i professori e Fogliata relativamente ai cambiamenti che la preside intenderebbe apportare al liceo (uno tra tutti, l’introduzione della settimana corta).
Negli ultimi giorni persino Le Iene di Mediaset hanno intervistato con il consueto approccio spregiudicato la preside, alcuni docenti «ribelli» dell’istituto e gli studenti, provando persino a scucire qualche dichiarazione da un provato Gerardo, durante il suo primo giorno di servizio dopo il congedo.
Un rientro a scuola del bidello da stacanovista: un turno iniziato alle 7 e terminato alle 17 (impegno che si è protratto a causa di una riunione precedentemente fissata dalla preside). In tutti questi giorni, a causa del clamore mediatico Gerardo Petruzzelli non ha attraversato mai gli spazi esterni del liceo tanto che la sua presenza è stata confermata soltanto da qualche fugace testimonianza dei colleghi. 

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Le Iene al liceo Arnaldo di Brescia per il caso del bidello Gerardo
Le Iene al liceo Arnaldo di Brescia per il caso del bidello Gerardo

Nel frattempo anche i testimoni oculari del fatto che avrebbe scatenato tutto questo caos (ossia l’ordine che sarebbe stato impartito dalla preside) sarebbero ancora nascosti in attesa di palesarsi. In realtà l’attenzione di tutto il personale sarebbe già spostata dalla dignità violata di Petruzzelli alla gestione «eccessivamente risoluta» della preside dell’istituto.  Nella giornata di venerdì 21 ottobre si è riunita la rappresentanza sindacale unitaria che starebbe coinvolgendo tutti i docenti nell’elaborazione di un documento.

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La riunione ha riguardato oltre cinquanta dipendenti sui 70 complessivi dell’istituto. Pare che Federico Sgorbati, rappresentante dei genitori e presidente del consiglio d'istituto, abbia inviato una richiesta alla preside per la convocazione di un consiglio d’istituto. Sabato 22 si è svolta l’assemblea-convegno promossa dalla preside Fogliata per spiegare il proprio punto di vista sulla vicenda, anche attraverso i file video del giorno della protesta: uno degli obiettivi dichiarati era anche quello di creare l’occasione per informare i ragazzi sul cyberbullismo.

Designato l’ispettore per valutare la situazione

Un’ultima spada di Damocle si sarebbe abbattuta sul liceo Arnaldo, dopo la richiesta della preside all’ufficio scolastico regionale della Lombardia per «incompatibilità ambientale» a cui ha fatto eco la richiesta dell’Rsu: è stato designato l’ispettore per valutare la situazione all’interno dell’istituto.
Nel frattempo si sono dimessi i vicepresidi dell’istituto, i docenti Luigi Tonoli e Alessia Carettoni. Quindi a complicare ulteriormente le cose ci sarebbero i due nuovi da nominare; quelli papabili, Carlotta Montagna e Manola Gavazzi - visto il quadro convulso all'interno del liceo -, al momento starebbero tentennando, indecisi se accettare o meno l'incarico.

 

I "post it" a favore di Gerardo
I "post it" a favore di Gerardo

 

Insomma la vicenda è totalmente sfuggita di mano e a rimetterci sembrano essere proprio quegli studenti che continuano a rivendicare una cosa soltanto: il diritto allo studio.

 

 

 

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