i provvedimenti

Centro Freccia Rossa: contro il degrado arriva il giro di vite

di Marta Giansanti
l Cosp impone alla proprietà e al liquidatore la necessità di misure urgenti. La Prefettura: «Attività di controllo ora insufficienti. Va chiuso e vigilato 24 ore su 24». Troppo centrale, il mall di Brescia, per essere ridotto a covo di sbandati
L'esterno del centro commerciale Freccia Rossa, destinato alla chiusura
L'esterno del centro commerciale Freccia Rossa, destinato alla chiusura
L'esterno del centro commerciale Freccia Rossa, destinato alla chiusura
L'esterno del centro commerciale Freccia Rossa, destinato alla chiusura

Chiudere la struttura e introdurre una vigilanza h 24 nel parcheggio che continuerà ad essere fruibile ai cittadini. Il centro commerciale Freccia Rossa diventa sorvegliato speciale e destinatario di misure contingenti e urgenti: così è stato deciso nella giornata di mercoledì durante il vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) in Prefettura con il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza e il Comune rappresentato dal sindaco Emilio Del Bono, dal neo assessore in Loggia alla Sicurezza Valter Muchetti e dell’assessore alla Mobilità Federico Manzoni. Presenti all’incontro anche la proprietà dello shopping center, tra cui l’inglese Resolute Asset Management insieme al liquidatore incaricato (le ultime notizie parlano della messa in liquidazione, avvenuta il 21 dicembre 2022), e a Brescia Mobilità, che gestisce esclusivamente le apparecchiature di bigliettazione e l’esazione dei biglietti.

Chiesta la chiusura del complesso e  controlli h24 nel parcheggio, che resta fruibile

Dopo il «caso» denunciato nei giorni scorsi sulle pagine del nostro giornale, riguardo la presenza di una «base» dello spaccio e del consumo di eroina, crack e cocaina all’interno del parcheggio interrato del mall cittadino, si interviene a gamba tesa. Il Cosp ha mosso richieste ben specifiche alla proprietà del Freccia Rossa. Misure che dovranno essere adottate nell’immediato e che prevedono la chiusura dell’edificio, di modo che non sia più possibile accedere, e un’adeguata vigilanza e gestione 24 ore al giorno del parcheggio che, invece, resterà aperto.

Il sopralluogo di Comune e Polizia Locale

Ha fatto seguito, ieri mattina, un sopralluogo effettuato in maniera congiunta con il Comune, la Polizia Locale, la questura e chi di competenza, per fornire alla proprietà e al liquidatore, precise indicazioni su come procedere. Perché, dichiara la Prefettura, «per quanto si possano porre servizi e attività di controllo, è impossibile che quel luogo centralissimo resti zona di degrado e quindi, a cascata, di problemi di ordine pubblico».

Leggi anche
Controlli al Freccia Rossa: ora è un sorvegliato speciale

Un «tempio» dello shopping ridotto a «cattedrale» deserta e a teatro di attività illecite, di giorno e di notte

Una situazione complessa oltre i confini della legalità e che va avanti ormai da mesi dovuta a uno svuotamento quasi complessivo degli spazi commerciali. Al suo interno oggi si contano, infatti, solo due attività: il bar e l’edicola-tabacchi. Delle altre decine di negozi, che un tempo rendevano vivo il centro, non rimane più nulla se non vetrine abbassate, luci spente e qualche vago ricordo di insegne non ancora rimosse.

Solo dall’inizio dell’anno hanno traslocato il parrucchiere Jean Louis David, il cinema multisala Wiz, il supermercato Italmark ma anche la Tim, la lavanderia Lava&Cuce, il negozio di articoli sportivi Jd Sports. Un decadimento che, inevitabilmente, ha portato a ripetute criticità. Proprio il direttore del supermercato, lo scorso novembre, aveva dichiarato al Bresciaoggi «di non affidare alle ragazze turni di chiusura perché a quell’ora la zona è allo sbando e diventa piuttosto pericolosa».

Leggi anche
«Il Freccia Rossa, un epilogo così era prevedibile»

Un contesto peggiorato ulteriormente nelle ultime settimane: situazioni di emarginazione, di tossicodipendenza e di clandestinità. Nascosti dietro a un telone pubblicitario della palestra Virgin Active e proprio vicino a due posti auto, per giorni (e chissà da quanto tempo) si è consumata la vita di decine di ragazzi e si preparavano le dosi per distruggerne altre. Un cumulo di polvere bianca, utilizzata presumibilmente per «tagliare» la droga, bottiglie trasformate in pipe per fumare crack, siringhe e ogni cosa per fare uso e spacciare la sostanza. Un luogo smantellato successivamente dalle forze dell’ordine e di cui resta solo qualche traccia.•.

Leggi anche
Ma Brescia è sicura? Gli episodi di violenza e degrado accendono il dibattito elettorale

Suggerimenti